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Assistenti sociali insistono sulle proroghe. I Comuni scrivono a Salvemini

A rischio 35 posti di lavoro nell'Ambito di Lecce, i sindacati premono per la stabilizzazione. Intanto le amministrazioni richiamano alle proprie responsabilità l’ente capofila

LECCE – Niente proroghe all'orizzonte: l'Ambito di Lecce non getta ancora l'ancora di salvataggio per le assistenti sociali i cui contratti sono in scadenza. E la vertenza rimane una pagina aperta, riscritta ogni giorno dai lavoratori che continuano a confrontarsi all'interno di assemblee sindacali.

Il problema, come noto, riguarda 35  educatrici, mediatrici e assistenti sociali, il cui contratto scade al massimo entro giugno. Due contratti sono scaduti a fine anno e si contano 9 rapporti di lavoro che, salvo novità, si scioglieranno a fine gennaio.

Per superare l'impasse si stanno muovendo anche le amministrazioni comunali dell’Ambito che hanno inviato una lettera al Comune capofila, Lecce. Il sindaco Carlo Salvemini ha convocato il Coordinamento istituzionale allargato ai rappresentanti di Regione e Anci per martedì 19 gennaio.


“Il ciclo di assemblee – hanno fatto sapere i sindacalisti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil-Fpl - ha ottenuto un risultato importante: i Comuni dell’Ambito hanno infatti scritto al responsabile dell’ufficio di piano e al sindaco Salvemini. Non riescono a comprendere, infatti, il diverso atteggiamento rispetto a quanto avvenuto nel 2019, quando la delibera del coordinamento istituzionale di Ambito per il rinnovo dei contratti a tempo ebbe parere favorevole sulla regolarità tecnica, amministrativa e contabile”.

La lettera fa propria una richiesta delle organizzazioni sindacali: l’Ambito è un’associazione di Comuni, che opera alla stregua di una qualunque altra pubblica amministrazione. Da qui il richiamo al Comune capofila alle proprie responsabilità..

I sindacati rivendicheranno quindi, nell'incontro del 19 gennio, il raggiungimento di due obiettivi: la proroga dei contratti e un percorso chiaro di stabilizzazione.

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