Dramma dell’assistenza sociale. Sindacato Ugl: “Siamo al collasso amministrativo”
Il segretario Antonio Verardi punta il dito contro le carenze del sistema che aggravano la condizione di migliaia di famiglie nel Salento e cittadini già vessati dalla crisi. "Urgenti i piani di intervento governativi e regionali"
LECCE – La segreteria territoriale del sindacato Ugl interviene sul problema della carenza di assistenza sociale da parte delle amministrazioni locali: “Un fenomeno che non può essere assolutamente sottovalutato, e che deve necessariamente trovare una capacità di spesa sufficiente”.
“Siamo al collasso amministrativo, che non sta oramai più permettendo di offrire risposte ad una richiesta sempre maggiore di intervento. – avvisa il segretario provinciale Antonio Verardi – Gli stessi Comuni non possono essere messi nelle condizioni di limitare gli interventi sussidiari a favore delle famiglie, ed individui meno abbienti”.
L’altra faccia della crisi significa migliaia di famiglie economicamente in ginocchio, solo nella nostra provincia: “La continua perdita di posti di lavoro, la difficoltà di inserimento lavorativo, motivata da un crollo del sistema produttivo per le già note motivazioni porta i cittadini, che sono oggetto di questo dramma, a fare i conti con l’impossibilità del pagamento degli affitti, delle utenze, degli impegni di spesa finanziari, con la necessità di approvvigionamento di beni di prima necessità. - aggiunge il sindacalista - Anche le associazioni o gli istituti impegnati nel sociale, non sanno più cosa inventarsi per confortare quanti vivono questo silenzioso e sempre crescente dramma”.
La ricetta di Ugl Lecce per uscire da questa condizione di straordinaria emergenza sociale consiste nel mettere in atto, nel più breve tempo possibile, i necessari piani di intervento governativi e regionali, distraendo anche fondi indirizzati ad altro di non primario. “Non vi è spending review e nessun altra ragione che tenga, contro questa necessità. Non si possono economizzare le ragioni di una sopravvivenza, umiliare la dignità umana di chi ha bisogno di aiuto”, conclude Verardi.