rotate-mobile
Politica

Ateneo nell’occhio del ciclone. Ma i delegati del rettore scendono in trincea

Gli attacchi a Domenico Laforgia non sono mancati. Ma dopo l'interpellanza parlamentare richiesta da 54 deputati, c'è chi difende il suo operato da "intimidazioni ed insinuazioni che danneggiano l'istituzione"

LECCE - La bufera che ha travolto l’Università del Salento dopo l'interpellanza parlamentare che sollecitava l’ispezione dei ministeri dell'Istruzione e della Funzione pubblica all’interno dell’ateneo, per chiarire la vicenda del concorso per tre posti di dipendente amministrativo e la condotta del direttore generale Emilio Miccolis, sta producendo un’ondata di reazioni a catena. Prima l’affondo di Cgil che ha accusato l’attuale amministrazione di aver adottato “atteggiamenti antisindacali, autoritari ed antidemocratici, svilendo la funzione dell’ateneo”, oggi la difesa dei delegati del rettore Domenico Laforgia.

Carmelo Pasimeni, Vincenzo Zara, Marilena Gorgoni, Mauro Biliotti, Francesco De Luca, Francesco Fronterotta, Michele Campiti, Mario Capasso, Antonio Ficarella, Adele Filippo, Paolo Cucurachi, Marisa Forcina, Fernando Greco, Gianluigi Guido, Marko Jacov, Gennaro Loiotine, Luca Mainetti, Pietro Marchetti, Carlo Margiotta, Francesco Natale, Luigi Santoro, Trifone Schettino, Carlo Storelli, Giorgio Zavarise, Giovanni Zurlini scendono in trincea, affidando il loro commento ad una nota.

"La normale e quotidiana dialettica politica, anche aspra nei toni e negli atti, fa parte della vita di qualunque istituzione democratica, dunque anche dell’università: non bisogna stupirsene né lamentarsene. Quando tuttavia la polemica trascende nella volgarità e nell’aggressione personale, da qualunque parte vengano e a qualunque fine, l’imbarbarimento e l’inciviltà che si producono esigono che si intervenga, con fermezza e decisione, e che vi si imponga un freno. – scrivono loro -Riteniamo che l’attuale governo accademico, in tutte le sue parti e componenti, abbia lavorato e stia lavorando, sulla base delle linee programmatiche che portarono a un’elezione plebiscitaria di Domenico Laforgia, con impegno, coerenza e dedizione. Siamo consapevoli che l’amministrazione possa essere oggetto di critiche, rilievi e polemiche, ma respingiamo con sdegno le insinuazioni, i toni intimidatorie, le diffamazioni e le volgarità sparse e diffuse da tempo intorno al rettore, a grave nocumento di tutta l’istituzione universitaria”.

I delegati hanno espresso piena solidarietà a Laforgia, assicurando l’impegno che proseguirà fino alla conclusione del mandato “con piena e convinta fiducia nel suo ruolo istituzionale di guida dell’ateneo”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ateneo nell’occhio del ciclone. Ma i delegati del rettore scendono in trincea

LeccePrima è in caricamento