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Sicurezza in città, coro unanime della politica: “Fermezza e collaborazione”

Dopo l'attentato intimidatorio al bar "White" di via Salvatore Grande, numerose prese di posizione delle forze politiche. Adriana Poli Bortone rilancia l'idea delle ronde, Saverio Congedo teme l'affacciarsi del clima terribile degli anni '90

LECCE – Il 2014 è iniziato, come noto, anche con l’esplosione non certo goliardica di un ordigno rudimentale che ha mandato in frantumi una parte della vetrata del bar “White”, in via Salvatore Grande. E del resto il 2013 non s’era chiuso in maniera migliore, con una serie di attentati che hanno palesato la recrudescenza della criminalità con finalità estorsive Ma la reazione delle istituzioni a questo ennesimo atto intimidatorio si arricchisce ogni giorno di nuove prese di posizione.

Delle ultime ore quella della senatrice Adriana Poli Bortone, che rilancia per la seconda volta in poche settimana le proposta delle ronde: “Una città come Lecce che legittimamente si candida a capitale della cultura non può ulteriormente tollerare episodi di violenza e di intimidazioni nei riguardi di politici, di esercizi commerciali, di cittadini comuni. Bisognerà impegnare tutte quante le risorse possibili per utilizzare al massimo le forze dell’ordine e il corpo della polizia municipale. Occorre dar vita ad un vero e proprio progetto sicurezza adeguatamente finanziato. Insisto sulle ronde perché ritengo che sia più civile questa soluzione piuttosto che vivere col terrore di sentire l’esplosione di una bomba o assistere a incendi ripetuti di auto”.

Il consigliere regionale del gruppo Pdl-Fi Saverio Congedo sottolinea la preoccupazione costante della popolazione: “Non è utile creare allarmismi, ma temo purtroppo che si sia superato il livello di guardia e, di questo passo, rischiamo seriamente di ricreare il clima terribile di 20 anni fa, quando decine e decine di attività finirono nel mirino della criminalità organizzata e le bombe erano all’ordine del giorno. Occorre fare molta attenzione a quello che sta accadendo, perché tra la gente c’è preoccupazione e in un momento di grande difficoltà economica come questo, i cittadini hanno assoluto bisogno di sentirsi garantiti anche sotto il profilo della sicurezza. Ma va anche detto che è necessario che i cittadini stessi collaborino e mettano le forze dell’ordine nella condizione di agire nel modo più rapido ed efficace possibile”.

Sulla medesima lunghezza d’onda, il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Marra: “La frequenza di tali atti intimidatori non può che destare particolare preoccupazione, specie in una città come la nostra che vive particolarmente di turismo, arte e terziario in genere. È necessario fare fronte comune perché gli operatori commerciali di Lecce non si sentano isolati, sapendo che insieme a magistratura e forze dell'ordine vi sono le forze sane della città a sostenerli, indipendentemente dal colore politico”.

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