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Frecciarossa, la decisione è tutta politica: Elia lascia solo uno spiraglio

Audizione dell'amministratore di Ferrovie dello Stato davanti alle commissioni Bilancio e Trasporti della Camera dei deputati. Il prolungamento, è stato ribadito, comporterebbe perdite e l'intervento della Regione porterebbe a una procedura di infrazione

LECCE – Ferrovie dello Stato resta sulla propria posizione: il prolungamento del Fracciarossa fino a Lecce è un’esigenza che risponde ad domanda di mobilità non adeguata agli eventuali costi. Detto in una parola, sarebbe antieconomico, nella misura di circa un milione di euro all’anno.

Michele Mario Elia, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, lo ha ribadito – avendolo già dichiarato in più circostanze – nell’audizione di martedì sera presso la commissione Bilancio e Trasporti della Camera dei deputati. Ma ha chiarito anche alcune questioni collegate: l’eventuale intervento della Regione Puglia per integrare le perdite sarebbe considerato come un indebito aiuto di Stato , e quindi passibile di procedura di infrazione europea e di ricorsi da parte di altri vettori ferroviari. A meno che il governo non decida di stipulare un contratto di servizio.

Elia ha ricordato che il Frecciarossa collega i capoluoghi di regione e che, quindi, l’inserimento di Lecce innescherebbe ulteriori richieste, a quel punto altrettanto legittime, da parte di altre città lungo la dorsale adriatica. Dove peraltro, ha sottolineato l’amministratore delegato sono in cantiere interventi (per aumentare la velocità a 200 chilometri all’ora con la quale si potrebbe arrivare da Milano a Lecce in poco meno di sette ore.

Insomma, in attesa dell’incontro con il governo – il ministero dell’Economia e delle Finanze è proprietario di Ferrovie dello Stato – Elia ha cercato di "deideologizzare" la querelle per la quale la rappresentanza politica salentina in Parlamento ha avviato nelle ultime settimane una pressione sull’azienda, soprattutto sulla spinta di una mobilitazione sul territorio che si sente penalizzato dalla scelta di fermare a Bari il Frecciarossa.

Ma nemmeno il capoluogo regionale può festeggiare perché, ha spiegato Elia, la tratta è sotto continuo monitoraggio. Dopo dieci giorni di servizio la media è di circa un terzo della capienza. Meno della metà del collegamento tra Roma e Milano.

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