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Autovelox, la secca replica: "Nessuna prevaricazione"

Montinaro e Pankiewicz rispondono a Liaci: "Le nostre commissioni esaminano il caso solo sotto i profili dell'articolo 60 dello statuto, cioè il controllo della conformità della gestione e degli atti"

Autovelox e photored, una discussione che va al di là della loro funzione e che adesso diventa un caso di competenze. "Il problema di fissare regole sull'utilizzo degli autovelox è di stretta competenza della commissione che presiedo e non di altre, come per esempio di quelle di Controllo e garanzia, convocate con all'ordine del giorno questa problematica e senza peraltro un mio coinvolgimento". Così parlò Walter Liaci, presidente della commissione consiliare Traffico, mobilità, polizia municipale e protezione civile, ieri, accusando l'ingerenza di altre commissioni in quella che sarebbe prerogativa dell'organo da lui presieduto.

Questa mattina la secca replica dei diretti interessati, Daniele Montinaro, presidente della X commissione, e Wojtek Pankiewicz, a capo dell'XI. I quali, non pensandola affatto così, in una nota congiunta, affermano: "Non capiamo quale prevaricazione e quali commistioni di competenze tema il presidente Liaci, dato che abbiamo convocato per giovedì 16 ottobre, alle ore 10, in seduta congiunta, le nostre commissioni per esaminare il "caso-autovelox" solo sotto i profili che l'articolo 60 dello statuto comunale attribuisce ad essere, e cioè il controllo della conformità della gestione e degli atti dell'amministrazione allo statuto ed ai regolamenti".

"Se si volesse impedire ciò, le due commissioni permanenti di controllo e garanzia -aggiungono Montinaro e Pankiewicz - non avrebbero ragione di esistere, poiché tutte le materie sono suddivise tra le altre nove commissioni". Walter Liaci ha convocato per domani, alle 11, una riunione con il compito di discutere della regolamentazione e dell'uso del photored-autovelox in città. Invitati l'assessore al Traffico e alla mobilità Giuseppe Ripa, l'assessore alla Polizia municipale Lucio Inguscio ed i dirigenti dei due settori, Sergio Aversa e Raffaele Urso. Una riunione ritenuta "necessaria per fare chiarezza su una questione che ha già generato pericolosi allarmismi tra gli automobilisti, ma soprattutto per mettere ordine tra le competenze degli organismi istituzionali". Alla base, l'installazione degli apparecchi, le multe comminate, le polemiche nate anche in seno ad alcuni esponenti della stessa maggioranza di Palazzo Carafa sull'effettiva validità delle misure adottate. Un gran polverone politico-istituzionale sul quale ora si cerca di mettere ordine.

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