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Immobili in vendita per 17 milioni: nuova asta, ma si guarda all’avviso telematico

Presentato il quinto avviso d'asta da quando è stata creata la Celestini srl con il compito di alienare parte del patrimonio di Palazzo dei Celestini. Fino ad oggi recuperati poco più di 2 milioni di euro. Conferenza stampa con Gabellone e Scarciglia

LECCE – La Provincia di Lecce si affida ancora ai privati per cercare di piazzare il suo patrimonio immobiliare, ma si prepara anche a trovare nell’infinito mondo della rete telematica, frontiera alla quale si sono affacciate anche le aste giudiziarie, le risposte che fino ad oggi non ha trovato.

E’ stato presentato oggi un avviso d’asta per l’alienazione dei beni dell’ente, il secondo affidato alle società di intermediazione finanziaria e il quinto da quando, nel dicembre del 2011, è stata creata la società di cartolarizzazione “Celestini srl”.

Il compito affidato all’organo guidato da Salvatore Scarciglia è quello di vendere il palazzo dei Cassinesi (ex collegio dei Gesuiti), la sede della questura, il complesso “La Badessa” sulla strada provinciale Squinzano-Casabalate, il “Castello Pio” di Casarano. Di questi sono stati ceduti l’ultimo cespite, per 1 milione e 200mila euro – ma con percorso diverso dall’avviso - e cinque lotti del complesso dei Cassinesi per un totale di 2 milioni e 100mila euro. A fronte di un valore che al momento del passaggio dalla Provincia alla “Celestini srl” era stato stimato in 18milioni e 651mila euro, sicuramente un risultato non soddisfacente.

Lo dimostra il fatto che dopo i primi due avvisi pubblici gestiti direttamente dalla società – il primo del 23 ottobre del 2012, il secondo dell’11 aprile del 2013 e il terzo del 10 ottobre dello stesso anno, è stato deciso di fare ricorso ai soggetti privati di intermediazione. E quello annunciato oggi è il secondo bando con questa modalità. Con un ribasso del 10 per cento di tutti gli importi di seguito riportati.

Nel palazzo dei Cassinesi ci sono ancora 15 lotti disponibili, per un valore complessivo di 10 milioni e 388mila euro per chi volesse acquistarlo in blocco. L’immobile adibito da decenni a questura vale 3milioni e 300mila euro, di poco superiore è il valore de “La Badessa” (3 milioni 470mila euro) per il quale aveva manifestato interesse una multinazionale con sede in Olanda. Sortita poi lasciata nel vuoto, forse in attesa di ulteriori ribassi. Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le 12 del 25 novembre 2014. Alla conferenza odierna hanno partecipato il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, l’amministratore unico Salvatore Scarciglia e il direttore generale della Provincia, Gianni Refolo.

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