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"Bandiere blu, strana l'esclusione di Santa Cesarea"

Il sindaco Daniele Cretì si dice perplesso rispetto al riconoscimento, in quanto la sua città avrebbe tutti i requisiti necessari: "Forse anche per queste competizioni servirebbe un santo in paradiso"

SANTA CESAREA TERME - Le bandiere blu assegnate al Salento lasciano l'amaro in bocca alle "perle" marittime assenti della speciale classifica: non è sfuggita ai lettori che nell'articolo sulla designazione del riconoscimento a tre località del Salento, in cui si evidenziava l'esclusione di Castro Marina (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27506), fosse stata inserita una foto del mare di Santa Cesarea. Una citazione implicita che evidenziava come siano, a parte Castro, diversi i luoghi che meriterebbero attenzione per questo speciale riconoscimento, non sfuggita al primo cittadino di Santa Cesarea Terme, Daniele Cretì, che trae spunto dall'episodio, per manifestare qualche perplessità proprio sul meccanismo delle bandiere blu.

"In data 10 maggio su un noto quotidiano on-line - scrive il sindaco - è stato pubblicato un articolo ove si elencavano le località salentine fregiate della cosiddetta ‘Bandiera blu'. Come già accadde lo scorso anno, l'articolo è stato corredato da una foto che immortala la baia di Porto Miggiano, nota località balneare del Comune di Santa Cesarea Terme. La domanda mi sorge spontanea: come mai si fregia del nobilissimo titolo una città e poi si pubblicano le suggestive foto di un altro comune? Il dubbio sorge spontaneo in quanto anche lo scorso anno (quando fu insignita Castro quale Bandiera Blu d' Europa) a corredo di alcuni articoli compariva la medesima foto, con Santa Cesarea Terme che veniva esclusa per la terza volta consecutiva dall' importante competizione".

"Personalmente - prosegue Cretì - trovo veramente strano e singolare che la città di Santa Cesarea Terme, collocata geograficamente tra Otranto e Castro, con uno sviluppo urbanistico regolamentato da un vero Piano regolatore generale (a tal proposito vorrei ricordare che già dal 1935 Santa Cesarea Terme regolamentava l' attività edilizia ed urbanistica mentre altri comuni lo fanno solo da qualche anno a questa parte!), con una raccolta differenziata che nel giro di appena tre anni è passata dal 9 al 30%, con un depuratore all'avanguardia che fino ad oggi non ha provocato alcun problema di tipo ambientale, con un mare cristallino che non ha nulla di diverso rispetto ai mari dei comuni limitrofi, venga costantemente estromessa dalla importante selezione (salvo, poi, pubblicare le foto dei suoi luoghi più suggestivi accanto agli articoli dei comuni premiati con la Bandiera blu)".

"Mi scuseranno i lettori - conclude Cretì -, ma il dubbio sorge spontaneo: forse che anche per questo tipo di competizioni è consigliabile avere qualche Santo in Paradiso?"

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