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Barba invoca le dimissioni: "Venneri come Nerone"

Gallipoli, il dibattito nazionale sulla necessità di un nuovo governo si sposta anche a livello cittadino. Per il deputato Pdl è tempo di cambiare: "Bikini e visite guidate? Il sindaco pensi ad altro"

GALLIPOLI - Pochi giorni di tregua e silenzio, ma è già tempo di riprendere la polemica politica in quel di Gallipoli. A rinvigorire la contrapposizione a Palazzo Balsamo ci ha pensato ancora una volta il deputato cittadino Vincenzo Barba che è tornato ad invocare le dimissioni del primo cittadino. Un nuovo adagio che sembra rispecchiare anche il lungo tira e molla che ormai da mesi rimbalza a livello nazionale sulle sorti del governo Berlusconi. Stavolta Barba rincara la dose prendendo spunto dalle ultime tematiche trattate sulla stampa della cosiddetta "guerra del bikini" e dell'acquisizione dell'isola di Sant'Andrea da convertire in centro didattico per le scolaresche. E da qui affonda il deputato pidiellino, che in tale direzione afferma:

"La città è attanagliata da problemi di natura sociale ed economica, ma l'unica cosa alla quale pensa il Sindaco è la storiella dell'Isola di Sant'Andrea e delle visite guidate delle scolaresche. Tutto ciò ricorda molto la storia di Nerone che mentre la città bruciava pensava a consumare frutta appeso ad una lettiga. Possibile che il primo cittadino di un centro importante come Gallipoli non avverta l'esigenza di qualificare la propria azione amministrativa con interventi degni di nota? Possibile che non si parli dei problemi della quotidianità dei gallipolini? Sembra assurdo, ma gli unici interessi di Venneri&company sono il divieto dell'utilizzo del bikini, l'organizzazione delle visite guidate all'isola di Sant'Andrea e la disperata ricerca di soggetti disponibili da collocare in giunta per il completamento dell'esecutivo".

Altre invece sono per Barba le questioni da prendere in esame. E in tal senso aggiunge: "Non si ha proprio voglia, evidentemente, di parlare delle famiglie che non arrivano a fine mese, delle difficoltà della pesca, del sostegno che meritano le aziende artigianali, del supporto che si dovrebbe offrire ai cittadini giovani. Nulla di nulla. Credo che sia opportuno mobilitare le coscienze dei cittadini affinché, da subito, facciano comprendere al Governo cittadino che non è più tempo di giocare con i loro problemi e le loro difficoltà. Gallipoli merita di meglio di una Giunta appassita e rinsecchita, striminzita nel numero, scadente nella qualità, guidata da un nocchiero che non conosce né il mare né le rotte. Sarà nostro compito darci da fare immediatamente per sensibilizzare le coscienze dei cittadini".

E conclude: "Nell'immediato chiediamo a Venneri di dimettersi e di spianare la strada alle elezioni amministrative al fine di dar vita ad un dibattito serio e concreto sulle idee di sviluppo che devono guidare la crescita della città bella almeno per i prossimi cinque anni. Venneri e il suo entourage lo abbiamo capito tutti non hanno idee e brancolano nel buio. Nelle stanze segrete firmano accordi sottobanco per interessi affaristici megagalattici, mentre alla luce del sole parlano solo e soltanto di bikini, sandali, slip e visite guidate di scolari. È giunto il tempo di svoltare!".

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