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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Barba saluta il Commissario. E promette "rivelazioni"

"Trovato può contare sulla nostra collaborazione in un momento così delicato per la città". Attacco ai Comunisti italiani: "Basta con sciacallaggi politici". Preoccupazione per la stagione turistica

In qualità di sindaco uscente non poteva che essere lui, Vincenzo Barba, a dare il benvenuto della città al nuovo commissario prefettizio, Angelo Trovato. Quest'ultimo ha invece già fatto affiggere sulle plance della città alcuni manifesti di saluto e di cordialità ai cittadini gallipolini. "Diamo il più cordiale e deferente benvenuto al dott. Angelo Trovato, che si è appena insediato quale Commissario Prefettizio del Comune di Gallipoli a seguito dello scioglimento dell'assise comunale verificatosi per le note vicende politiche sulle quali andremo a fare sempre più chiarezza in questi giorni" esordisce l'ex sindaco Barba. Che apre alla distensione e alla fattiva collaborazione con il nuovo "inquilino" di Palazzo Balsamo.

"Il dottor Trovato riceverà da noi la più amichevole e fattiva collaborazione nello svolgimento di un compito delicato e complesso dal quale è atteso e che certamente saprà portare a termine con la grande professionalità che tutti gli riconosciamo" continua nel suo intervento il senatore azzurro "non è certamente facile trovarsi a gestire una città come Gallipoli nel pieno di una stagione turistica che sta per avere inizio e che certamente avrebbe avuto bisogno di un governo politico per affrontare con preparazione ed energia le sfide che ci attendono. Ma tant'è". E Barba non può mancare di riversare nuove stoccatine ai suo detrattori: "L'irresponsabilità e gli egoismi personalistici hanno trionfato. Bisogna prenderne atto e guardare con coraggio e fiducia verso ciò che verrà da qui in avanti piuttosto che fermarsi e voltarsi indietro. Al Commissario non mancherà mai il nostro supporto leale e sincero, convinti come siamo, che soltanto un efficace spirito di collaborazione possa contribuire a traghettare Gallipoli alle prossime elezioni, nelle quali i cittadini potranno liberamente e democraticamente scegliere il governo della nostra città".

Saluti, coccole e carezze al nuovo Commissario, ma anche attacchi diretti contro i partiti dell'opposizione di centrosinistra. Sotto il fuoco incrociato dell'ex sindaco finiscono, in particolare, i Comunisti Italiani che tra i primi avevano "notificato" un messaggio di saluto al Commissario prefettizio. E parte in quarta Barba, ancora una volta: "Il nostro saluto e la nostra collaborazione al dott.Trovato devono essere intesi nella più spontanea e leale accezione e non nella vergognosa strumentalizzazione con la quale, invece, gli giungono altri saluti a cominciare da quello dei Comunisti Italiani che, ancora una volta, hanno perso una grande occasione per tacere". E va giù duro il senatore: "Il partito dei Comunisti Italiani a Gallipoli non esiste, è una fantomatica invenzione del suo portavoce. Non hanno voti, non hanno consenso, non hanno il supporto dei cittadini. Ma soprattutto non hanno idee, non hanno progetti e si attaccano come le sanguisughe all' altrui agire solo e soltanto per critiche tanto strumentali quanto inutili. Almeno in questa fase delicata, delicatissima, per la vita della città di Gallipoli mi auguro che abbiano a maturare il pudore nelle dichiarazioni e la riflessività negli atteggiamenti anziché speculare sulla pelle dei cittadini. Nulla hanno da insegnarci i Comunisti italiani" continua ancora nel suo intervento Barba, "in materia di managerialità, perché mentre noi in soli dieci mesi siamo riusciti ad attivare un percorso serio di risanamento del deficit comunale, essi continuano con vergognoso e meticoloso sciacallaggio politico ad approfittare delle situazioni al solo fine di ritagliarsi un minuscolo spazio sulle pagine dei giornali. Non è di questo che ha bisogno Gallipoli".

E di cosa allora ha realmente bisogno la Città Bella? Il sindaco "decaduto", ma già pronto a ricandidarsi non ha dubbi: "Gallipoli ha bisogno di concretezza, non di vuote parole. Gallipoli ha bisogno di fattività, non di irresponsabilità ed è proprio per questo che con lo stesso rispetto con cui accogliamo il Commissario Prefettizio ci battiamo affinché abbia a terminare il cecchinaggio amministrativo di chi, come un tal Romano Fiammata, ventriloquo di personaggi insignificanti che rimangono nell'ombra, ha a cuore soltanto il proprio smisurato esibizionismo e non si rende conto della sua pochezza e della sua irrisorietà". E siamo solo al primo giorno di commissariamento…

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