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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Battaglia per i diritti dei detenuti. L’Aduc Lecce a fianco di Marco Pannella

L’iniziativa dello storico leader dei radicali, che ne sta minando le condizioni di salute, viene raccolta anche dall’associazione locale, che ha inoltrato nel pomeriggio un appello al presidente della Repubblica Napolitano

LECCE – L’iniziativa di Marco Pannella, lo storico leader radicale, che da sei giorni sta praticando il digiuno per denunciare il degrado delle carceri italiani e per sostenere principi come l’amnistia e il diritto di voto ai detenuti, sta creando una forte mobilitazione, anche in virtù delle notizie sullo stato di salute che giungono in queste ore. Sui social, in particolare, si accrescono le attestazioni di stima e le adesioni virtuali all’iniziativa.

Tra i sostenitori, anche i membri dell’Aduc Lecce, che, come spiega Alessandro Gallucci, nel pomeriggio, hanno inoltrato questa mail al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Caro Presidente, Le scrivo a sostegno della battaglia non violenta per l’amnistia ed il diritto di voto ai detenuti che Marco Pannella sta portando avanti da anni e più che mai in questi giorni con incredibile determinazione; la stessa Lei ha dimostrato di avere nell'ultimo anno su tante questioni e che, su questa, mi è parsa inferiore.

Lei è il Garante della Costituzione, quella che alcuni definiscono la più bella del mondo. Faccia ciò che è in Suo potere per portare all'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto del Parlamento, un problema reale che mortifica lo spirito dell'articolo 27 della Costituzione. Il detenuto non è un lercio e puzzolente essere da chiudere nel più polveroso degli scantinati ma un cittadino che ha sbagliato ed a cui bisogna, per legge e non per carità, offrire la possibilità di non farlo più.

La punizione senza rieducazione è vendetta; la punizione accompagnata dalla possibilità di riabilitarsi è una possibilità. Per non parlare, poi, delle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria e dei medici ma mi fermo qui; Lei conosce i dati e le tragedie che si consumano quotidianamente nelle carceri. Serve una riforma della giustizia che passi prima di tutto dallo svuotamento dei penitenziari. Lei può fare più di quello che fino ad oggi ha fatto per ‘la prepotenza urgenza’. Ci aiuti a tutti, e quindi si aiuti, a vivere in un Paese più civile. Spero vorrà accogliere questa richiesta che in tanti Le stiamo rivolgendo”.
 

Alessandro Gallucci

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