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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Bellanova tra equilibri di governo e voto in Puglia: "Emiliano, un fallimento"

L'esponente dell'esecutivo, che ha visitato la Btm in svolgimento a Lecce, ha parlato dei nodi esistenti con gli alleati e ha rinnovato la sua bocciatura per il governatore uscente: "Il punto non è cosa farò io"

LECCE – La ministra alla Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, è stata questa mattina in visita al Business Tourism Management, la fiera sul turismo in corso di svolgimenti a Lecce. L’esponente del governo ha parlato degli impegni strettamente legati al suo ruolo, ma non si è risparmiata davanti alle domande sugli equilibri all’interno dell’esecutivo: come esponente di Italia Viva ha parlato anche del confronto annunciato per la prossima settimana tra il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e Matteo Renzi. L'impressione che se ne ricava è che le distanze maturate sono oramai notevoli e che sarà difficile colmarle.

“Mi aspetto un confronto serio sulle questioni della vita degli italiani  - ha dichiarato Bellanova -. Noi siamo nel governo perché abbiamo a cuore le sorti del Paese, di quelli che lavorano, di quelli che studiano per avere delle opportunità, di quegli imprenditori che anche nella fase più acuta della nella crisi hanno messo a disposizione tutte le proprie energie. A tutti coloro non possiamo lasciare il chiacchiericcio della classe politica, ma una pratica di governo che parta dalla soluzione dei problemi concreti. Uno di questi è affrontato dal nostro progetto 'Italia Choc', che serve a sbloccare i cantieri: ci sono ingenti risorse già appostate che bisogna solo mettere in circolo. Dove necessario bisogna nominare i commissari. Dobbiamo velocizzare l’iter, fare come per l’Expo di Milano e il ponte Morandi di Genova, per dare un sostegno agli imprenditori e alla ripresa economica".

Riguardo alla accese polemiche di queste ultime settimane, Teresa Bellanova non accetta che Italia Viva sia considerata una forza politica pronta al sabotaggio, un pericolo per il governo Conte: “Questo è il teatrino che stanno raccontando. Se siamo davvero considerati fastidiosi, allora possiamo tranquillamente fare il nostro lavoro anche da altre posizioni. Però attenzione: quando si apre il mercato dei responsabili, accanto c’è la bancarella del mercato dei valori. E quell’autorevole dirigente del Pd che ancora fa appello ai cosiddetti responsabili, dovrebbe chiarire che voti che cerca sono in Forza Italia, evidentemente anche nella Lega”.

Prescrizione e reddito di cittadinanza

Sulle due questioni che, al momento, dividono Italia Viva dal resto della compagine governativa, la ministra ha spiegato il suo punto di vista: “Noi stiamo facendo fino in fondo il nostro lavoro: non poniamo aut aut, semplicemente sulla prescrizione diciamo al premier di voler vivere in un paese dove i processi hanno un inizio e una fine e questo è un diritto per l’imputato, ma anche per la parte lesa. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, abbiamo chiesto di valutare cosa sta comportando l’impiego di quelle risorse in relazioni agli obiettivi raggiunti. Doveva combattere la povertà ma i dati dell’Istat dicono che le famiglie numeroso vengono escluse o penalizzate. E sono esclusi anche coloro che dormono per strada, per il semplice fatto di non poter fornire un indirizzo. Allora facciamo il punto e diciamo che probabilmente è meglio tornare al Rei. Il Reddito di cittadinanza fallisce anche sulle politiche attive, sempre secondo i dati: io lo registro tutti i giorni, andando in giro a parlare con gli imprenditori: quelli che nel settore turistico e agroalimentare vogliono assumere secondo le regole, hanno difficoltà a farlo perché i candidati preferiscono lavorare in nero, per non perdere il reddito di cittadinanza”.

Questione Puglia: "Ultimi 5 anni gestiti male"

E sulla sua possibile candidatura in Puglia, al fronte di un raggruppamento riformista e concorrente rispetto al centrosinistra che sostiene il governatore uscente, Michele Emiliano, Bellanova non si è sbilanciata: “In questo momento faccio il ministro e credo di dovermi occupare con molto rigore di questo impegno. Se più avanti si porrà il tema, lo affronteremo: il punto non è cosa farò io, ma è cosa vogliamo fare di questa regione che negli ultimi cinque anni non ha dato prova di buona amministrazione. Me ne accorgo nel mio settore, ma anche nella sanità, nell’incapacità di premiare il merito al quale si preferiscono le amicizie e le dinamiche di consenso. Chiedo al Pd come intende affrontare la sfida che il Mezzogiorno pone alle forze riformiste? Emiliano è stato contemporaneamente presidente della Regione, assessore alla Sanità e per un periodo anche all’Agricoltura. E poi viene a parlarci di uomini soli al comando”.

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