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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il diritto al Natale dei lavoratori Filanto. Bellanova interroga il governo

Il deputato del Pd si muove, nuovamente, per rimarcare la preoccupazione sui 600 dipendenti delle 5 aziende che hanno avuto problemi con la cassaintegrazione. Per tre società, in particolare, la soluzione sembra più problematica. "Dramma potenzialmente esplosivo"

LECCE - Approda sui tavoli del governo, e ancora una volta per mano del deputato Pd, Teresa Bellanova, attenta all’evoluzione di una delle più complicate vertenze territoriali, la drammatica situazione dei lavoratori del Gruppo Filanto. Un dramma nel dramma dal momento che, come la parlamentare sottolinea, “questo sarebbe il secondo Natale, per centinaia e centinaia di lavoratori, senza alcuna schiarita in una situazione che pare costantemente sul punto di essere risolta”.

Nell’interrogazione Teresa Bellanova richiama la lettera inviata il 25 luglio scorso agli stessi ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, in cui emergeva nettamente “lo stato di preoccupazione in merito alla vertenza e alla situazione dei circa seicento lavoratori operanti nelle diverse aziende collegate al gruppo Filanto di Casarano (Tecnosuole srl, Tomaificio Zodiaco srl, Filanto spa, Labor srl e ItalianaPellami) privati da mesi dell’indennità di cassa integrazione, anche a causa dello stato dei procedimenti giurisdizionali pendenti o in fase di riproposizione dinanzi al Tribunale di Lecce – Sezione Commerciale”.

“Nella stessa lettera - ricorda la parlamentare - , avevo già evidenziato la necessità e l’importanza di intervenire con rapidità in questa vicenda dal carattere socialmente esplosivo, in un territorio colpito peraltro dalla irreversibile crisi del manifatturiero. Nel frattempo la stampa, seguendo attentamente la vertenza, ha parlato di svolta per il Gruppo e i lavoratori annunciando lo sblocco degli ammortizzatori sociali confermato da Filctem Cgil e dai rappresentanti al ramo della Regione Puglia. Eppure, se per Filanto spa e Italiana Pellami la situazione sembrerebbe incanalarsi sulla strada di una probabile risoluzione, le altre tre aziende continuano a rappresentare il nodo più problematico della vertenza, anche in  seguito al ritiro da parte dell’ azienda Filanto nell’ aprile scorso delle istanze di concordato preventivo, con il rischio oggettivo di uno stallo nella procedura e delle perdita per i lavoratori della cassa integrazione”.

“D’altra parte, a tutt’oggi per i lavoratori di queste aziende sembra non esserci all’orizzonte alcuna schiarita, nonostante le dichiarazioni dei referenti istituzionali regionali secondo cui l’azienda risulta ottemperare agli impegni assunti”: lavoratori che, e la parlamentare lo rimarca nettamente nella sua interrogazione, non ricevono alcun sussidio dal dicembre scorso.

Una situazione umana e sociale difficilissima, che rende urgente l’intervento del governo, per “acclarare con urgenza le motivazioni per le quali ancora, se come emerge dagli organi di stampa tutto sembrerebbe essere stato ottemperato, non è stato emesso alcun decreto per i lavoratori delle aziende Tecnosuole, Labor e Zodiaco. Una verifica che si rende necessaria per garantire una risposta rapida a queste persone, lavoratori che da anni compiono immani sforzi per far quadrare i bilanci familiari e che ad oggi, purtroppo, sono ancora in attesa di poter programmare le necessità primarie di vita”. 

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