SAN DONATO DI LECCE – Non è stato approvato neanche venerdì scorso il bilancio consuntivo del Comune di San Donato di Lecce, dopo il rinvio del giorno prima del consiglio in prima convocazione per l’assenza del numero legale: una situazione che aveva innescato le polemiche dei gruppi di opposizione e che, con l’ennesima svolta arrivata in seconda convocazione, tornano a criticare l’operato dell’amministrazione Quarta.

Le opposizioni, rappresentate dai gruppi politici “Libertà” e “Indipendenti”, infatti, attaccano il sindaco Alessandro Quarta e la sua squadra, per la fase di stallo dei lavori comunali, dopo che neanche la seduta di venerdì scorso dell’assise è riuscita ad approvare il conto consuntivo 2021; la maggioranza ha potuto disporre di sei voti, considerata l’assenza, causa covid, del vice sindaco Massimo Longo, pareggiando quelli delle minoranze congiunte.

“Non è la prima volta che ci troviamo dinanzi a questa situazione di impasse – dichiara Salvatore Tanieli Taurino, del gruppo Indipendenti -. La maggioranza Quarta è ormai ai minimi storici, a prescindere dall’assenza in queste due sedute del vicesindaco – rimarca -, la sopravvivenza dell’amministrazione è legata alla presenza di tutti i suoi effettivi e questo è il sinonimo del fallimento del progetto della ‘Città di tutti’ e di questa guida che è rimasta con un solo consigliere a fare la differenza ed a mantenere in vita la stessa”. Interviene il capogruppo della lista “Libertà” Cesare Taurino, facendo notare che “la mancata riscossione che porta il fondo crediti di dubbia esigibilità a quasi un milione di euro e nessun intervento per ridurre le imposte relative all’Imu e all’addizionale comunale, nonostante il contributo statale Covid sia intervenuto sulla Tari con circa trentamila euro. Le nostre comunità – conclude Taurino – hanno bisogno di un progetto stabile e siamo pronti a metterci al lavoro per costruirlo”.