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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Bilancio e Lupiae, ecco i nodi che vengono al pettine"

Il capogruppo di minoranza al Comune di Lecce Rotundo rivolge tre domande al sindaco Perrone, attraverso le quali chiede di conoscere la natura dei problemi più scottanti che dovrà affrontare le città

"Basta con le reticenze". Lo dice il capogruppo di minoranza al Comune di Lecce Antonio Rotundo rivolgendosi direttamente al sindaco Poalo Perrone. Basta con le reticenze perché secondo il parlamentare dei Ds "è arrivato il momento di fare un discorso di verità e di dire ai leccesi con chiarezza in che stato sono le casse comunali e in che situazione versa la Lupiae". Ovvero le due spine dolenti che Perrone sa di dover togliersi quanto prima: da una parte il risanamento dei conti pubblici a Palazzo Carafa, dall'altra la società di servizi che vanta crediti per fatture mai pagate dal Comune (pur essendo maggiore azionista con il 97 per cento delle quote) per 3 milioni e 154mila euro. "E' un dovere morale prima ancora che politico al quale non ci si può più sottrarre", secondo Rotundo.

"Era d'altronde inevitabile che, come tutti i nod,i anche quelli del bilancio e della Lupiae arrivassero al pettine. Meglio tardi che mai. Si rende finalmente onore alla minoranza che da anni ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica su questi temi e denunciato i livelli di intollerabile indebitamento del Comune segnalati per ultimo con atto ufficiale allo stesso Prefetto di Lecce.
Ora passata la festa e la campagna elettorale - continua - si annuncia una politica di rigore e si dice alla città che bisogna tirare la cinghia che vuol dire che a pagare saranno i cittadini e i lavoratori".

"Mi permetto di ricordare al sindaco che non si può credibilmente voltare pagina se non si compie una operazione verità che accerti per davvero come stanno le cose e che non si possono scaricare impunemente sulla città i costi delle scelte dissennate che hanno determinato gli attuali buchi di bilancio.
Le domande a cui vanno date risposte sono le seguenti: ci sono responsabilità che hanno determinato questa situazione di pre-dissesto finanziario - si chiede - e se si, esse sono di natura politica o amministrativa? Chi doveva controllare lo ha fatto o è stato compiacente? Perché si è negata per anni l'esistenza di tale situazione?"

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