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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lotta agli sprechi: "I cittadini li segnalino sul sito del Comune"

Sulla scia del successo del portale della Presidenza del Consiglio, Carlo Salvemimi chiede l'attivazione di una sezione analoga. In attesa del prossimo bilancio di previsione, alcune proposte per una maggiore trasparenza

LECCE - E' nota l'importanza del bilancio di previsione per la programmazione delle attività amministrative, ma quello che il nuovo consiglio comunale che si insedierà a breve sarà chiamato ad approvare entro la fine di giugno, ha una valenza particolare: sarà infatti il documento nel quale emergeranno con evidenza oggettiva i progressivi tagli dei trasferimenti statali imposti agli enti locali ma anche le dure e temibili conseguenze della crisi economica. Il tutto, in quadro locale oramai pacificamente definito di pre-dissesto. Il rischio, quindi, è di una riduzione della quantità e della qualità dei servizi e di un probabile aumento dei tributi, spauracchio che durante la campagna elettorale è stato ricoperto da silenzi o rassicurazioni momentanee.

Alla luce di queste premesse, Carlo Salvemini, di Lecce Bene Comune - che anche da fuori il palazzo ha a lungo battagliato con l'assessore al Bilancio, Attilio Monosi -, avanza due proposte concrete: innazitutto, quella di invitare i leccesi, sulla scorta del successo dell'analoga iniziativa a livello nazionale, di denunciare gli sprechi e di dare suggerimenti attivando una sezione apposita "spending review" nel sito del Comune. E, in collaborazione con l'Università degli Studi, attivare una commissione a costo zero per l'amministrazione che, partendo dei dati raccolti, predisponga un piano di razionalizzazione della spesa pubblica". 

La seconda idea è quella di allargare la partecipazione ai processi decisionali, solitamente ristretti ad una giunta quando non ad un ufficio, attraverso "tre grandi assemblee pubbliche aperte a singoli, movimenti, associazioni, rappresentanze di interessi: una che serva a fare il punto della situazione sulle entrate da trasferimento e le spese correnti dell’ente; una sullo stato e le prospettive dei servizi comunali e sulle entrate e le eventuali misure fiscali, tributarie e tariffarie con annessa spending review popolare; l’ultima per selezionare le priorità per quegli investimenti di cui la città ha un bisogno indifferibile". Insomma, Salvemini pare quasi tratteggiare i contorni di una tregua istituzionale tra maggioranza e opposizione sul terreno di un confronto partecipato e aperto alla città rispetto al documento in cui sarà deciso quanto e come si spenderà nell'interesse dei cittadini.

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