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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Cavallino

Biomasse a Cavallino: fermo no di Capone e Stabile

I due consiglieri provinciali hanno annunciato all'interno della Commissione ambiente della provincia di Lecce l'intenzione di contrastare il progetto della centrale a biomasse di Cavallino

CAVALLINO - Il progetto di centrale a biomasse di Cavallino approda nella Commissione Ambiente della provincia di Lecce. E anche al suo interno vengono rilevate delle perplessità. Nell'odierna seduta della Quarta commissione consiliare, presieduta dal presidente, Francesco Bruni, i consiglieri provinciali, Raffaele Capone e Renato Stabile, hanno chiesto con urgenza la convocazione di un'apposita seduta della stessa commissione, che si terrà il 9 giugno, intorno alle ore 12, presso la Sala Commissioni alla presenza dell'assessore Gianni Stefano, per esaminare la richiesta per la realizzazione di una centrale di 37 megawatt in agro di Cavallino.

Secondo i due consiglieri la realizzazione di tale centrale "potrebbe ulteriormente compromettere un territorio già fortemente compromesso dalla presenza di due mega discariche". Inoltre entrambi ricordano come i cittadini dei comuni di Lizzanello, San Cesario e San Donato, in questi ultimi mesi, hanno già protestato fortemente per la realizzazione della centrale, sottolineando come la presenza della struttura di tali dimensioni impedirà a molti coltivatori diretti di poter produrre colture a causa della presenza di emissioni di Co2 e anche, probabilmente, di percentuali di diossina non conformi ai limiti di legge.

"Tutto ciò naturalmente - affermano in una nota ufficiale - senza considerare i danni alla salute dei cittadini che abitano nel comprensorio dei comuni su indicati". Pertanto i due consiglieri rimarcano l'importanza di bloccare la realizzazione di tale centrale e si uniscono alle perplessità già espresse dai sindaci dei comuni di Lizzanello, San Cesario e San Donato e alle proteste dei cittadini di tali paesi.

Capone e Stabile annunciano di voler ostacolare nelle sedi istituzionali la realizzazione della centrale, con l'intenzione di dare il loro contributo in senso al Consiglio Provinciale quando esso sarà chiamato ad esprimersi in merito alla possibilità di poter normare la presenza di tali centrali su tutto il territorio della Provincia di Lecce.

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