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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Cavallino

Biomasse Cavallino: verso quali ricadute ambientali?

Se lo chiede il gruppo provinciale del Pd che ha presentato un'interrogazione sul progetto: si sottolinea il rischio ambientale per un territorio che accoglie in sé gli impianti del ciclo rifiuti Ato

LECCE - Il gruppo consigliare provinciale del Pd presenta un'interrogazione in merito al progetto di centrale a biomasse che dovrebbe realizzarsi nel comune di Cavallino. Nel testo si spiega come la Società "Tg Energie Rinnovabili S.r.l.", con sede a Mezzano (Ra), abbia inoltrato alla Provincia di Lecce, la documentazione relativa alla realizzazione di un "Impianto di cogenerazione alimentato a biomasse vegetali vergini oleose di potenza elettrica complessiva pari a 37 Mw" per la produzione di energia elettrica, da realizzarsi in agro del comune di Cavallino, e che l'area su cui è previsto l'impianto è sita in direzione Sud rispetto al centro abitato, ubicato ad una distanza di circa 2,8 km dal comune di San Cesario di Lecce, 4,8 km dalla periferia di Lecce, 2,8 km dalla periferia di Cavallino, 2,8 km dalla periferia di Lizzanello, 1 km dalla periferia di San Donato, 2,4 km dalla frazione di Galugnano,

Inoltre, i consiglieri provinciali del Pd evidenziano che l'industria in questione oltre ad essere prossima a centri commerciali e altre attività di produzione e commercio, sia a breve distanza, in località "Mass. Guerini", dall'impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani a servizio, dall'impianto di produzione di Cdr a servizio delle Ato, mentre poco più lontano, in località "Le Mate", è localizzata la discarica di servizio/soccorso, destinata al bacino Le1.

Considerato che i cittadini residenti nei comuni limitrofi già sopportano le conseguenze dell'esercizio della discariche di rifiuti solidi urbani innanzi richiamate e, qualora entrasse in funzione l'impianto di biomasse in parola, sarebbero costretti ad ulteriori vessazioni ambientali, e viste sia le considerevoli dimensioni della costruenda centrale elettrica, sia le notevoli quantità di combustibile che la stessa dovrà utilizzare per il suo funzionamento (occorrono circa 5 camion cisterna al giorno), dal Pd si evidenzia come il territorio salentino abbia già subito e continui a subire "ferite ecologiche che faticano a rimarginarsi". Tra gli esempi, vengono indicate la Copersalento e la Centrale di Cerano.

Pertanto, il Pd chiede di sapere se la Provincia di Lecce abbia predisposto o intenda predisporre un proprio studio, per verificare "quali ripercussioni avrebbe sul territorio nonché, in particolar modo, sui cittadini residenti nel comprensorio in cui dovrebbe operare, la messa in esercizio dell'impianto di cogenerazione alimentato a biomasse vegetali vergini oleose della Società Tg Energie Rinnovabili S.r.l.".

Poli Bortone critica su finanziaria: "Giù le mani dalle fondazioni"

Governo Berlusconi sotto scacco della Lega Nord: ne è convinta Adriana Poli Bortone, presidente nazionale di Io Sud, che torna sull'argomento dell'abolizione delle province, evidenziando come rientrasse tra i punti del programma elettorale del Pdl nel 2008, a dispetto, invece, della smentita nei fatti di quanto promesso.

"Noi di Io Sud-Mpa - afferma la senatrice - ci aspettavamo, invece, che la manovra finanziaria contenesse questa importante misura, per avviare seriamente la stagione dei tagli alle spese. Piuttosto che pensare oggi all'eventuale abolizione o cancellazione delle fondazioni culturali, sarebbe meglio ripensare all'abolizione di enti come le province. Pensiamo, infatti, che le fondazioni culturali, e tra queste naturalmente il Petruzzelli di Bari, non solo siano importanti per la crescita culturale di un territorio, ma siano anche un consistente incentivo all'indotto del turismo culturale. Per cui una loro abolizione è una scelta sconsiderata rispetto a quella delle province".

"Eppure - prosegue -, andando a rivedere un articolo del 21 ottobre del 2008, che appariva su un sito (L'Occidentale) di chiara matrice filogovernativa, e da un titolo più che eloquente: ‘Le province sono finite in soffitta', si intuisce con estrema facilità come già da diversi anni l'ipotesi di abolire le province sia completamente svanita".

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