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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Botti illegali, consigliere Borgia: "Meglio i controlli di un'ordinanza"

L'esponente di "Lecce città del mondo" diffida dalle misure "anti-petardo", intraprese da 2mila sindaci italiani. Le ha definite "una farsa", proponendo maggiori verifiche sulle bancarelle e più impegno di forze dell'ordine e Asl

LECCE  - Più che le ordinanze "anti-petardi", emanate lo scorso anno da circa 2mila sindaci italiani, in diverse città italiane tra cui Bari, ma non a Lecce, sarebbero opportuni rigidi controlli.

Ad affermarlo è Gianluca Borgia, consigliere comunale a Palazzo Carafa di "Lecce città del mondo" il quale, in una nota, giudica "una farsa" le misure adottate dai primi cittadini dello Stivale.

"Che fossero soltanto ordinanze demagogiche per acquisire una visibilità sulla stampa, apparve subito evidente. Poichè parlare di desiderare “un salto culturale”, aderendo ad una richiesta dell’Associazione per la difesa “dei diritti degli animali”, apparve quanto mai banale, piuttosto che sostenere invece la “tutela degli esseri umani”, bambini in primo luogo", ha dichiarato il medico.

Sulla scorta di queste considerazioni, ha invitato l’amministrazione comunale, affinché, attraverso il corpo degli agenti di polizia municipale, si eseguano verifiche presso i gazebo abusivi "e le sgangherate bancarelle che stanno già  comparendo agli angoli delle strade, perché si vendano botti legali e soprattutto si avviino per tempo da parte dell’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune, anche con la collaborazione delle altre forze di polizia  e autorità sanitarie come la Asl, campagne di sensibilizzazione sul pericolo  dei “botti” presso le scuole comunali elementari e medie", ha concluso.

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