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Borse di studio e agevolazioni per i rifugiati. UniSalento aderisce al protocollo

Firme congiunte di ministero dell'Interno e Crui per garantire il diritto di studio ai giovani titolari di protezione internazionale. Collabora anche la questura di Lecce

LECCE - È stata presentata questa mattina, nella sala della Grottesca del Rettorato, l’adesione dell’università del Salento al protocollo d’intesa tra il ministero dell’Interno e la Crui (conferenza dei rettori) per il diritto allo studio di giovani studenti titolari di protezione internazionale.

Per gli studenti “rifugiati”, la notizia è positiva: grazie a quest’intesa, infatti, potranno ottenere l’esonero totale delle tasse e dei contributi universitari, l’accesso alle biblioteche e ai servizi offerti agli studenti. Inoltre, nell’ambito delle azioni di cura delle politiche di immigrazione e della realizzazione di misure di accoglienza e integrazione, il ministero dell’Interno si è impegnato a fornire agli atenei aderenti un certo numero di borse di studio, che concorrono alle spese di vitto e alloggio.

È utile, a questo proposito, ricordare ciò che dice la Convenzione di Ginevra del ’51 a proposito dei rifugiati: il titolare di protezione internazionale è colui che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese d’origine di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese”.

Per rendere operativo questo protocollo d’intesa, l’ateneo salentino ha avviato una collaborazione con la questura di Lecce, con l’obiettivo di individuare gli studenti potenzialmente interessati, informarli dell’opportunità e dell’offerta didattica erogata all’università del Salento. La collaborazione si è rivelata molto efficace, e le domande di iscrizione ai corsi hanno superato il numero delle borse di studio disponibili.

Nella seduta del Consiglio d’amministrazione dello scorso 2 marzo, si è deliberato perciò di estendere il beneficio dell’esonero totale delle tasse e contributi universitari e della concessione dell’accesso alle biblioteche e ai servizi agli studenti a ulteriori due studenti con protezione internazionale che hanno chiesto di iscriversi.

Per l’anno accademico 2016/2017 si sono iscritti cinque studenti con protezione internazionale: tre sono risultati vincitori di borse di studio e due, appunto, hanno usufruito delle agevolazioni deliberate dall’università del Salento. Due studenti vengono dall’Afghanistan, uno dal Pakistan, uno dalla Palestina e uno dalla Somalia.

“Un’adesione doverosa a un progetto di grande rilevanza per contribuire a garantire il diritto allo studio di giovani in difficoltà - sottolinea il rettore Vincenzo Zara -. Siamo convinti che la cultura e la formazione siano una fondamentale opportunità di riscatto e di affermazione personale, anche per questo il nostro Ateneo è andato oltre il protocollo d’intesa, allargando per quanto possibile le agevolazioni concesse. Fondamentale è stata, a livello territoriale, la collaborazione con la Questura, nella quale abbiamo trovato un’interlocuzione attenta e sensibile. Anche così UniSalento punta sull’internazionalizzazione, con uno sguardo ampio che parte dal Salento e si allarga al mondo, con un’attenzione particolare ai diritti umani”.

“Siamo lieti che la polizia di Stato abbia potuto contribuire alla buona riuscita di questo innovativo progetto - commenta il questore di Lecce Pierluigi D’Angelo - consentendoci di mostrare l’“altra faccia” della divisione immigrazione della questura, quella meno burocratica e più umana. Un sincero ringraziamento va perciò al rettore Zara, che ci ha fortemente voluto come partner dell’iniziativa, realizzando un bell’esempio di cooperazione inter-istituzionale, a tutto vantaggio dei giovani rifugiati interessati a continuare o intraprendere un corso di studi universitari”.

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