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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“Bridges of history and tradition”. Da Leuca al Gargano, riflettori sui ponti di pietra

Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale: sono questi i principali obiettivi di un progetto finanziato dall'Unione Europea. Gli storici ponti di pietra pugliesi catalogati, anche per nuovi itinerari turistici

BARI - Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale: sono questi  i principali obiettivi del progetto “Bridges of History and Tradition” (acronimo “Bridge.Trad”), finanziato nell’ambito dei programmi di cooperazione transfrontaliera dall’Unione Europea (Cooperazione territoriale Grecia-Italia 2007-2013),  attuato sul territorio regionale dall’Upi Puglia. Nello specifico, tutti i ponti in pietra esistenti su tutto il territorio pugliese, da Santa Maria di Leuca fin sul Gargano, saranno catalogati e inseriti in nuovi itinerari turistici.

La presentazione degli obiettivi e delle finalità progettuali si è svolta, presso la sala del Consiglio della Provincia di Bari, alla presenza di numerosi ospiti i cui interventi sono stati moderati dal giornalista Rai, Attilio Romita.

Ad aprire i lavori sono stati i saluti del presidente dell’Upi Puglia, Francesco Schittulli e di altri esperti del settore. “L’obiettivo generale del progetto”, ha spiegato il project manager Roberto Serra, “è finalizzato all’ esplorazione e alla mappatura di nuovi attrattori culturali, rappresentati dagli antichi ponti di pietra e da altri beni culturali, che possono integrare il patrimonio culturale fruibile nell’ambito di itinerari turistici regionali e transnazionali, allo scopo di accrescere un turismo tematico e di incrementare il numero dei visitatori nell’ambito delle aree territoriali cooperanti (per l’Italia la Puglia, per la Grecia la Regione dell’Epiro)”.

Le azioni di esplorazione, mappatura e catalogazione dei ponti sono state illustrate dall’architetto Vito Fortini, coordinatore di un team di architetti, conservatori e storici dell’arte, incaricati per la realizzazione delle azioni progettuali; le azioni di implementazione informatica sono state invece illustrate dall’ingegner Roberta Rascazzo, web developer del progetto.

Alla manifestazione sono intervenuti inoltre il professor Ettore Vadini, della facoltà di Architettura dell’Università della Basilicata, il professor Ignazio Carabellese, docente di Restauro-Politecnico di Bari, l’architetto Maria Raffaella Lucarelli, consigliere dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari.

Durante la discussione che si è svolta nel pomeriggio, si è stabilito l’avvio di un vasto studio per registrare e classificare tutti i ponti in pietra nelle aree territoriali cooperanti, in base alla loro importanza storica e culturale, registrando anche l’eventuale degrado subito nel tempo. Lo studio sarà esteso a tutti gli edifici o castelli in qualche modo coinvolti nei percorsi, lungo i quali sono collocati i ponti. Il materiale prodotto sarà utilizzato per marcare le mappe, i percorsi e altri luoghi di interesse turistico che saranno fruibili anche “on line” attraverso la creazione di tragitti virtuali.

Nell’ambito delle azioni progettuali saranno migliorati la cooperazione transfrontaliera e gli scambi, per aumentare il numero di visitatori potenziando l’attrattiva delle regioni partecipanti, per informare il territorio e per sviluppare meccanismi di sostegno strutturato allo sviluppo turistico delle aree.

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