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"Buco in Provincia? Un bluff", il ministero assolve Ria

La risposta del ministero dell'Interno, conferma l'errore informatico alla base dei conti sballati nel bilancio. "Gabellone e Macculi hanno mentito". E Lorenzo Ria invoca le dimissioni dell'assessore

LECCE - "L'amministrazione di Palazzo dei Celestini bluffa sul presunto buco di bilancio accumulato dall'ente e mente sapendo di mentire", ha spiegato oggi, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso l'Hotel Patria di Lecce, il parlamentare Udc, Lorenzo Ria, presidente della Provincia dal '95 al 2004, sulle cui spalle e quelle di Giovanni Pellegrino (predecessore di Antonio Gabellone alla guida dell'ente), sono state scaricate le responsabilità di un ammanco di 7 milioni di euro.

Niente di nuovo sotto il sole d'agosto, perché dei due era chiara sin dall'inizio di questa querelle politica che si trascina da mesi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28627) e che la giunta attuale ha pensato di risolvere con l'aumento dell'aliquota della Rc auto per i contribuenti salentini.

Ora, però, a parlare sono le carte pervenute dal ministero dell'Interno che chiariscono definitivamente l'errore nel sistema informatico della direzione centrale della Finanza locale: il mancato allineamento tra i dati contabili forniti dalla Provincia e quelli rilevati dal ministero, è dovuto ad una reimpostazione dei dati sul sito internet del dicastero romano.

I dati sui residui attivi da iscrivere in bilancio, quindi, non sono stati aggiornati sul sito a causa di un problema tecnico e "ciò può aver indotto i funzionari della Provincia in errore", chiarisce il sottosegretario all'Interno, Michelino Davico, nella risposta del ministero all'interrogazione parlamentare presentata da Ria e dal deputato del Pd, Teresa Bellanova per ristabilire torti e ragioni su una questione decisamente confusa.

"Nonostante le comunicazioni telematiche tra i due enti abbiano chiarito l'errore del ministero solo nel 2010, gli amministratori di Palazzo dei Celestini, a luglio, hanno convocato una conferenza stampa in pompa magna, insistendo su questo presunto buco di bilancio che le amministrazioni di centro sinistra, avrebbero potuto scoprire prima", ha precisato Ria che, scagionato da tali "infamanti" accuse, ora pretende non solo le scuse, ma invoca un atto di cortesia istituzionale e coraggio da parte dell'assessore al Bilancio, Silvano Macculi: le dimissioni.

E non finisce qui, perché "alla mistificazione della situazione reale dell'ente che amministrano e che rappresenta un patrimonio comune dei cittadini, non una proprietà privata da utilizzare per un tornaconto politico", per usare la parole di Teresa Bellanova, va aggiunto un altro errore rilevato da Ria: l'approvazione dei bilanci di previsione per gli anni 2010 e 2011, "nonostante tutta l'incertezza esistente sui dati".

Cosa avrebbe spinto, quindi, gli esponenti di Palazzo dei Celestini a parlare di falsificazioni dei bilanci da parte dei loro predecessori, formulando accuse che potrebbero valere una querela (come anticipato da Ria)? Per il centrosinistra, la mossa del buco di bilancio e il conseguente ritocco sulle assicurazioni sarebbero solo un modo per rimediare ai tagli imposti dal governo agli enti locali.

"Gabellone e Macculi, sin dall'insediamento, hanno saputo solo sparare a zero sulle gestioni precedenti, dimostrando così la loro incapacità nel risolvere i problemi attraverso proposte ed idee nuove", ha concluso Ria, quasi a voler quadrare il cerchio sulle responsabilità oggettive dei fatti.

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