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Calabrese, per cura dei tumori arriva Hydeep 600 WM: "Basta viaggi al nord"

Si tratta di un innovativo macchinario che diverrà un valido supporto nel trattamento delle patologie oncologiche. Il trattamento consiste principalmente nel riscaldare in profondità uno o più organi malati. La soddisfazione di Perrone e Marti: "Un traguardo importante"

LECCE– E’ stato presentato questa mattina, presso il centro di medicina nucleare Calabrese, Hydeep 600 WM (Deep hyperthermia traetment machine). Si tratta di un innovativo macchinario che diverrà un valido supporto nel trattamento delle patologie oncologiche. Primo centro del Sud Italia nel quale si praticherà la ipertermia oncologica (detta anche ipertermia capacitiva), Calabrese ambisce a diventare punto di riferimento per tutti i pazienti salentini e del Meridione in genere che potranno ricorrere a un trattamento senza dover affrontare necessariamente viaggi verso il nord.

Il trattamento consiste principalmente nel riscaldare in profondità uno o più organi malati. Viene effettuato con una macchina in grado di emettere radiazioni elettromagnetiche non ionizzate che penetrano nel corpo riscaldando efficacemente gli organi. Questo processo, apparentemente non invasivo, permette di aumentare la sensibilità delle cellule neoplastiche ai trattamenti convenzionali (chemioterapia, radioterapia), migliorare la risposta immunitaria, ridurre le stesse verso l'apoptosi oltre ad un effetto analgesico.

Alla giornata di presentazione, c'erano anche lo specialista oncologo Sergio Maluta, dell'Unità operativa di radioterapia oncologica di Verona e Salvatore Conte di Andromedic srl.

“L'arrivo a Lecce di questo innovativo macchinario per rappresenta un tassello importante sulla difficile strada del diritto alla salute in Puglia e nel Sud Italia”, commenta il deputato di Forza Italia, Roberto Marti, presente oggi nel centro Calabrese. “Consentirà ai pazienti del nostro territorio di restare a casa, evitando dolorose emigrazioni nel nord, in cerca di speranza e terapie. Oggi non inauguriamo un macchinario, ma regaliamo speranza e un riferimento assoluto ai pazienti del Sud e alle loro famiglie”.

“Ipertermia oncologica a Lecce. Non un punto di arrivo, ma di partenza”, ha detto nei giorni scorsi, a riguardo, anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone. “Il centro Calabrese, dotato di questo innovativo macchinario, diventa riferimento assoluto per la Puglia e il Sud Italia. Questo è un grande traguardo, che va a incidere positivamente sul numero, purtroppo considerevole, dei viaggi della speranza. La speranza deve venire dalla nostra città, dalla nostra ragione. Ecco perché siamo felici che proprio Lecce e il centro Calabrese possano rappresentare l'inversione di marcia rispetto a questa tendenza. Come primo rappresentante di questa comunità, quindi – ha concluso -, il mio plauso a chi ha reso possibile il compimento di questo progetto ambizioso”.

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