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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Impianto di Calimera, interrogazione al Senato : "Tenere conto di impatto cumulativo"

La realizzazione di un impianto di digestione anaerobica con produzione di energia elettrica e compostaggio di rifiuti urbani a Calimera finisce al centro di un’interrogazione parlamentare, a prima firma di Barbara Lezzi, senatrice del Movimento 5 stelle. "Troppo vicino al centro abitato"

CALIMERA – La realizzazione di un impianto di digestione anaerobica con produzione di energia elettrica e compostaggio di rifiuti urbani a Calimera finisce al centro di un’interrogazione parlamentare, a prima firma di Barbara Lezzi, senatrice del Movimento 5 stelle.

L’interrogazione è stata depositata al Senato. E’ indirizzata ai ministri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, dell’Interno e della Giustizia. Il testo, redatto con la collaborazione del meetup di Calimera, mette in risalto alcune criticità.

L’impianto, secondo i pentastellati, andrebbe a inserirsi in un contesto, la zona Pip del comune griko, in cui sono già presenti impianti per la produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo delle biomasse. La stessa zona, inoltre, sarebbe troppo vicina al centro abitato.

“La Provincia di Lecce ha ritenuto di poter dare parere favorevole concedendo la Valutazione di impatto ambientale senza prima verificare le eventuali ricadute di impatto cumulativo – dichiara la senatrice salentina –. Tuttavia, le sentenze del Tar Lecce sono chiarissime su come la procedura debba tenere conto delle Valutazioni di impatto cumulativo”.

“L’obbligo da parte dell’organo preposto di effettuare valutazioni uniche e non frazionate degli impatti, il principio di precauzione riguardo le tematiche ambientali, l’esigenza di ottenere valutazioni preliminari alle quali devono seguire necessariamente quelle della competente pubblica amministrazione e le valutazioni di impatto negativo, sembra siano state messe in second’ordine rispetto alle esigenze di rispetto delle tempistiche concordate con l’azienda”, accusa ancora Barbara Lezzi.

“Ricordiamo – continua– che è dovere delle amministrazioni porre rimedio alle sfavorevoli conseguenze che, anche solo potenzialmente, potrebbero essere arrecate all’ambiente da un provvedimento che non tenga conto di alcuni aspetti di notevole importanza”.

Per la senatrice del M5s è indispensabile fornire all’opinione pubblica maggiore certezza sull’effettiva applicazione, da parte degli enti, del principio di tutela dell’interesse pubblico, mai subordinabile a quello privato.

“Sarebbe auspicabile un iter concordato non solo con le amministrazioni regionali e provinciali – conclude– ma, in primis, con le amministrazioni locali che, più di tutte, subirebbero il peso di tale struttura”.

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