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Tutti i candidati in corsa per la segreteria provinciale del Partito democratico

Naufragato l'accordo su un candidato unitario, le varie aree del partito andranno alla conta. Depositate le firme, a sfidarsi Salvatore Piconese, Alfonso Rampino, Edoardo Santoro e Vincenzo Toma. Il congresso a novembre

LECCE - Sono quattro gli aspiranti segretari provinciali del Partito democratico: Salvatore Piconese, Edoardo Santoro, Alfonso Rampino e Vincenzo Toma. Saltate tutte le ipotesi di una soluzione unitaria, le varie anime democratiche vanno alla conta: i termini per la presentazione delle candidature sono scaduti oggi. Il congresso è in programma a novembre.

Rampino, consigliere provinciale, già coordinatore pro tempore a Lecce, vanta l'appoggio di amministratori di decine di centri del Salento e dei segretari di 45 circoli. Sulla sua mozione non ci sono le firme né di Salvatore Capone, che aveva espresso pubblicamente il suo giudizio favorevole, né di Teresa Bellanova, perché il candidato punta sulla costruzione di un "partito comunità" dal basso, sul quale poi far convergere i dirigenti di maggiore visibilità.

Edoardo Santoro è sindaco di Cursi. Sostenitore di Matteo Renzi, proviene dall'area della ex Margherita ed ha dunque un profilo certamente gradito al gruppo vicino al premier Enrico Letta. I lettiani, tuttavia, non avevano opposto alcuna pregiudiziale all'ipotesi che portava a Paolo Paticchio, giovane assessore di Castrignano de' Greci e responsabile dell'associazione Terra del Fuoco. La sua candidatura sarebbe infatti venuta meno per le resistenze interne alla compagine renziana, i cui registi principali sono Paolo Foresio, capogruppo al Comune di Lecce, il consigliere comunale Antonio Rotundo e il consigliere regionale Antonio Maniglio.

Salvatore Piconese.-5Piconese, sindaco di Uggiano La Chiesa, consigliere provinciale, è stato il primo ad uscire allo scoperto: già in primavera lanciò la propria candidatura, forte del sostegno di esponenti di primo piano come Loredana Capone, Fritz Massa ma anche di molti dirigenti ed amministratori, soprattutto del Capo di Leuca e del magliese, senza disdegnare incursioni in altre zone della provincia.

Vincenzo Toma, ex consigliere comunale a Monteroni di Lecce e marito di Sandra Antonica, già sindaco di Galatina ed assessore provinciale alla Cultura, fa parte dei cosiddetti "autoconvocati", una componente variegata sulla quale l'ascendente di Sandro Frisullo, storico dirigente del partito e già vice presidente della Regione Puglia, ma della quale fanno parte anche numerosi esponenti molto attivi sul territorio: da Cosimo Durante, consigliere provinciale, ex sindaco di Leverano e presidente dell'assemblea provinciale, a Remigio Venuti, già primo cittadino a Casarano, Pippi Nocera, ex sindaco di Sannicola e Sergio Martina, Luciano Marrocco, segretario provinciale dei Giovani democratici, Davide Stamerra del circolo di Alliste ed Egidio Zacheo. Fino all'ultimo Toma è stato in ballottaggio con Pierluigi Bianco, candidato a sindaco a Surbo e ora consigliere comunale.

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