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Cantieri in tutta Italia e posti di lavoro. Renzi punta anche sulla ferrovia Bari-Lecce

Nelle celebrazioni dell'anniversario della Salini-Impregilo, il premier ha elencato i possibili interventi sulla Penisola, compreso l'ultimo tratto della linea da Napoli

ROMA – Riempire lo Stivale, Puglia compresa, di cantieri e infrastrutture per incrementare i posti di lavoro. Una soluzione tipicamente keynesiana (Keynes è stato un celebre inglese che ha promosso l’intervento statale per incrementare il tasso di occupazione), che Matteo Renzi ha preso in prestito durante l’assemblea nella quale sono stati celebrati i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. Tra le opere prioritarie ha citato il tanto discusso Ponte sullo Stretto, che a detta del premier dovrebbe far calare sull’Italia, una manna di centomila nuovi posti di lavoro. E gli interventi capillari sulla banda larga per ampliare le possibilità di connessioni Internet più veloci. Ma non è tutto.

Anche il Salento sembra stare a cuore all’ex sindaco fiorentino. Durante l’incontro per i festeggiamenti del “compleanno” dei noti costruttori italiani, infatti, Renzi ha anche citato l’intenzione di voler intervenire, nelle regioni meridionali, con potenziamenti e ampliamenti di linee ferroviarie. Non soltanto il tratto Napoli-Bari, il cui cantiere è stato inaugurato circa un anno addietro, ad Acerra. Ma anche la sua prosecuzione, dal capoluogo pugliese fino a Lecce. Si parla per il momento soltanto di intenzioni ancora astratte, peraltro idee necessarie in un luogo periferico come il Salento, ma non di tempi. Il primo tratto, quello già avviato a ottobre del 2015, dovrebbe collegare la Campania alla Puglia in poco tempo. Partendo da Bari, s raggiungerebbe Napoli in appena due ore, e Roma aggiungendo un'altra ora di viaggio in più. Il tempo stimato per quella infrastruttura, però, è di circa otto anni.

Mentre le Ferrovie dello Stato, attraverso il gestore Rfi, rete ferroviaria italiana, ha divulgato nell'estate appena terminata una variante sul tracciato, per cercare di tangere lo scalo di Caserta città. Il potenziamento della linea Napoli-Bari ha un costo di oltre sei miliardi, alcuni dei quali non ancora finanziati. Per il tratto finale, fino al Salento, non è però ancora dato conoscere l'importo residuo. Bisognerà attendere, e sperare, che le parole del premieri si concretizzino.

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