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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Cantieri incompleti e spesa farmaceutica troppo alta. Le priorità del direttore Asl

Giovanni Gorgoni, al timone dell’azienda sanitaria da poche ore, ha definito la sua scaletta d’intervento: spesa farmaceutica elevata, manutenzione del patrimonio immobiliare e accelerata ai cantieri edili, inserimento dei pediatri nei giorni festivi all’interno del Pronto Soccorso

LECCE – Giovane, determinato, con le idee chiare e i piedi ben piantati per terra. Si presenta così, alla stampa locale, il neo commissario straordinario della Asl di Lecce, Giovanni Gorgoni, subentrato a Valdo Mellone alla guida di via Miglietta. Insediato da pochissime ore, il manager ha promesso di guardare lontano, senza immaginare rivoluzioni imminenti nella sanità salentina: si procederà accordando priorità alle urgenze. E stilando una scaletta precisa delle aree critiche su cui intervenire immediatamente.

Al neo direttore, fresco di un triennio al timone della Asl Barletta – Andria – Trani, è mancato il tempo materiale per incontrare l’intera platea degli interlocutori salentini, ma dopo 24 ore sembra già aver inquadrato le corsie privilegiate del suo intervento. Gorgoni ha infatti annunciato che partirà con la riduzione della spesa farmaceutica, particolarmente elevata nell’azienda sanitaria locale: “In questa Asl la spesa pro capite è troppo alta e questo fenomeno non è pienamente spiegato con le percentuali di tumore più elevate – ha spiegato -: la spesa decisiva è quella che riguarda proprio i farmaci meno impegnativi e non necessariamente salva vita”.

I primi 100 giorni del suo mandato (che durerà fino al 2017) saranno dedicati alla verifica tecnica ed amministrativa della complessa macchina sanitaria. Diversamente dalla precedente esperienza nel Nord della Puglia, la sanità salentina vive infatti di grandi numeri: 815 mila abitanti, 10 distretti, 7 ospedali, quasi 9mila dipendenti, un nosocomio (il Vito Fazzi di Lecce) imponente ed in via d’espansione. “La mia preoccupazione principale è legata proprio alla grandezza di questa Asl – ha commentato Gorgoni – che comprende tutta l’area del Capo di Leuca e non sarà facile far fronte al bisogno collettivo di salute, soprattutto se l’esecuzione di decisioni, atti e provvedimenti della direzione generale non dovesse rivelarsi celere”.

Il secondo atto del dirigente sarà quello di mettere mano ad opere e cantieri edili, accelerando i lavori nell’area dell’ospedale di Lecce e utilizzando i fondi disponibili per ampliare il patrimonio immobiliare della Asl di Lecce. Gorgoni ha prospettato novità interne al Pronto Soccorso che potrebbe essere completato dalla presenza di pediatri di base nei giorni festivi, ponendo un accento anche sull’importanza della radiologia domiciliare e della diffusione della cosiddetta ‘medicina territoriale’, unica alternativa seria al sovraffollamento delle strutture ospedaliere, la cui diffusione si rivela però scarsa a causa dei lunghi processi di cambiamento culturali che vi sono sottesi.

Per quanto riguarda la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera, il numero uno di via Miglietta ha ammesso che la geografia si presenta leggermente sbilanciata a favore dell’area nord occidentale. “Tuttavia – ha aggiunto – non vi sono grossi problemi ed anche i disagi nello spostamento dei pazienti sono contenuti in virtù di una viabilità pianeggiante e poco difficoltosa”. Gorgoni ha escluso, tuttavia, la possibilità di rivedere il piano sanitario, annunciando che non vi sono “margini d’intervento”.

Le sue prospettive sono rosee per quanto riguarda la sopravvivenza di Sanitaservice su cui pende la spada di Damocle dell’esternalizzazione del servizio informatico, un’operazione ritenuta pericolosa per la tenuta del bilancio interno. “Io sono un fautore del processo d’internalizzazione perché l’affidamento diretto di molti servizi ha rappresentato un’occasione industriale formidabile – ha precisato -. Proseguirò in questa direzione, compatibilmente però con gli orientamenti regionali e le norme di legge”.

I prossimi appuntamenti del giovane manager riguarderanno sia l’interlocuzione con medici e primari di famiglia, la cui presenza “viene data troppo spesso per scontata”, sia la costruzione della squadra di professionisti che dovrà affiancarlo nella guida di via Miglietta. Si attendono ancora, infatti, le nomine dei nuovi direttori (sanitario ed amministrativo) destinati a subentrare ad Ottavio Narracci (trasferito presso la Asl – Bat in qualità di direttore) e Antonio Vigna.

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