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Caos vaccini, il Comune avverte: "No al panico, sì alla corretta informazione"

Asl, Comune di Lecce e scuole insieme per aiutare le famiglie: "Basta la prenotazione per chi è scoperto e l'autocertificazione o copia libretto per documentare la regolarità"

LECCE – Non è necessaria la corsa last minute al vaccino perduto, ma mettersi in regola con le disposizione della nuova legge in materia (numero 119 del 31 luglio ’17) senz’altro sì. Soprattutto per quei genitori che hanno figli minori di 6 anni che lunedì 11 settembre faranno il loro ingresso nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido di tutto il Paese.

Per le scuole primarie e secondarie (dai 6 ai 16 anni) c’è tempo, invece, fino al 31 ottobre per presentare l’apposita documentazione che attesti la regolarità delle vaccinazioni effettuate. Entro il 10 marzo 2018 si renderà però necessario integrare le autocertificazioni consegnate presso gli uffici preposti con la documentazione mancante.

La buona notizia è che per il momento risulta sufficiente presentare la copia della prenotazione delle dosi vaccinali, nei casi in cui il minore risulti scoperto dalla profilassi, oppure l’autocertificazione che consente l’iscrizione a scuola. Un’alternativa ancora più comoda, che ha alleviato il carico di lavoro degli operatori sanitari – decisamente in affanno- è la presentazione del certificato rilasciato dalle farmacie che sono autorizzate a verificare la copertura vaccinale del minore.

Il punto di riferimento, per le famiglie, è il calendario incluso nel Piano nazionale prevenzione vaccinale che ha aggiunto alle 4 obbligatorie (anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B) anche l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b; l’anti-morbillo; l’anti-rosolia; l’anti-parotite e l’anti-varicella per i soli nati nel 2017. In totale, quindi, 10 vaccini monovalenti.

I documenti dovranno essere presentati presso gli uffici preposti, ovvero l’assessorato alla Pubblica istruzione, competente per le scuole dell’infanzia comunali, e l’assessorato ai Servizi sociali nel caso dei nidi. Il modello per l’autocertificazione, invece, è scaricabile all’indirizzo: https://www.comune.lecce.it/settori/pubblica-istruzione/news/2017/08/28/vaccinazioni-gli-obblighi-per-le-scuole-dell-infanzia-comunali.

È questo, in sintesi, il risultato della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Lecce, presso l’Open space di Palazzo Carafa, per sgombrare il campo dai dubbi che attanagliano ancora i genitori rispetto alle necessità di ottemperare, in fretta, alle disposizioni di legge.

Dubbi che non sono neppure pochi, alimentati come sono da una certa dose di disinformazione amplificata dal passa parola o dalle informazioni errate ricevute presso alcune segreterie degli edifici scolastici. L’obbligatorietà delle vaccinazioni, infatti, è divenuta un requisito fondamentale per l’ammissione alla scuola dell’infanzia e relativi servizi educativi, ma i tempi stretti di approvazione della legge hanno contribuito ad alimentare il caos tra gli addetti ai lavori.

Gli ambulatori sono stati presi d’assalto dalle famiglie e non sono mancati quei genitori che hanno preteso di vidimare le fotocopie dei libretti vaccinali: un’operazione decisamente inutile. Per fare un po’ di ordine è intervenuto oggi il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Lecce, Alberto Fedele: “Non è necessario il timbro sulla fotocopia del libretto – ha sottolineato lui – ma è sufficiente l’autocertificazione, il certificato rilasciato dalle farmacie o la copia del libretto regolarmente vidimato con i timbri apposti accanto alle dosi somministrate”.

“Anche la corsa forsennata alle vaccinazioni non serve a niente perché è sufficiente presentare la prenotazione; i nostri uffici non sono neanche attrezzati, dal punto di vista delle risorse umane, a gestire quest’assalto dei genitori – ha aggiunto -. I minori che non sono invece idonei, in misura temporanea o permanente, ad essere vaccinati dovranno presentare un certificato firmato dal pediatra di base o dal medico di medicina generale ma, anche in questo caso, inviterei le persone a non fare pressioni sui dottori per ottenere documenti non autorizzati: i criteri per la non idoneità sono fissati esclusivamente dalle linee guida decise dall’Istituto superiore di sanità”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i due assessori alla Programmazione e gestione dei servizi sanitari ed al Welfare, Silvia Miglietta e Saverio Citraro e la dirigente del settore Pubblica istruzione del Comune di Lecce Anna Maria Perulli che ha ricordato il rischio di trovarsi esclusi dalle classi: “Ci sono casi di bambini a cui non è stato somministrato alcun vaccino e casi di figli ritirati dalle scuole perché i genitori non ne vogliono proprio sapere – ha commentato -. Intanto noi stiamo cercando di contattare anche telefonicamente le famiglie per offrire una corretta informazione e sollecitare la presentazione dei documenti, a ridosso ormai del nuovo anno scolastico”.

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