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“Civica.” chiede un confronto schietto in maggioranza, il Pd: “Nessuna crisi”

Il capogruppo Sergio Della Giorgia invita a non minimizzare e sollecita a chiarire in quale direzione ci si voglia muovere. Il Pd replica: "Non è stato un voto di sfiducia al sindaco"

LECCE - Nelle forze che siedono in consiglio comunale ci sono sensibilità diverse anche nella valutazione dell'esito della votazione sul progetto di recupero e ristrutturazione di una masseria nel parco di Rauccio che in consiglio comunale ha sancito una battuta d'arresto per il governo cittadino.

L'esecutivo è andato sotto di un voto a causa della saldatura tra il centrodestra e un pezzo di maggioranza rappresentato da Pd e Progetto Città. Quest'utlima componente, con una nota stampa, nelle scorse ore ha circoscritto l'episodio a una contrarietà puntuale nel merito del provvedimento, ribadendo lealtà rispetto all'azione strategica di mandato. C'è però un'altra lettura ed è quella fornita dal capogruppo di Civica, movimento che a dispetto del nome ha un'impostazione progressista.

Per Sergio Della Giorgia si è trattato, in realtà, di un'ulteriore spia di malessere che necessita degli opportuni approfondimenti e chiarimenti: “Non si può minimizzare quanto accaduto ieri in consiglio comunale ad opera del Pd e di Progetto Città che hanno votato, insieme alla minoranza, contro una delibera peraltro già passata al vaglio della relativa commissione. Occorre, invece, che vengano fugati tutti i dubbi emersi con il voto di ieri, perché ci attendono passaggi amministrativi delicati per la nostra città che necessitano di unità di intenti, pur nel rispetto della pluralità di idee. Ognuno di noi deve rendere conto delle proprie scelte politiche e chiarire in che direzione abbia intenzione di muoversi: è un atto di responsabilità e correttezza nei confronti dei cittadini che ci hanno dato, con ampio consenso, l’onore e l’onere di governare la città". 

In ordine sparso, tra le tappe più importanti dal punto di vista amministrativo c'è sicuramente l'iter per la redazione del Piano urbanistico generale che è il documento di pianificazione in grado di determinare il futuro della città per decenni e, proprio per questo, oggetto di particolare attenzione da parte di forze politiche, associazioni di categoria e gruppi di pressione di ogni tipo.

Il Pd: "Nessuna crisi nella maggioranza"

In serata, la risposta del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Carafa, che dice: "Nessuna crisi nella maggioranza". E spiega: "Il voto del Pd di ieri in consiglio comunale è stato un voto sulla deroga per Masseria La Loggia a Parco Rauccio, non un voto di sfiducia al sindaco".

"Per correttezza e trasparenza verso i cittadini - dicono gli esponenti del partito - vogliamo ribadire che l'approccio del Pd all'azione di governo della citta è stato e sarà sempre costruttivo e propositivo e finalizzato alla realizzazione del programma presentato agli elettori, al quale non verremo mai meno. Ricordiamo a chi in queste ore da letture distorte dei fatti che ieri in consiglio comunale il gruppo consiliare del Pd ha approvato i principali atti della vita dell'amministrazione quali il bilancio di previsione ed il Documento unico di programmazione 2022-2024".
 
"Non solo - proseguono -, su nostra iniziativa sono stati approvati importanti ordini del giorno, condivisi con il sindaco, di indirizzo alla giunta sulla ripartenza dopo il covid delle attività commerciali,  sul monitoraggio del canone unico patrimoniale e  sulla rotatoria all'incrocio del bar Rosso e Nero. La questione sulla quale il gruppo del Pd ha espresso una valutazione autonoma - chiariscono - è una questione minore e non riguarda un punto del programma amministrativo ma un intervento di privati, precisamente la riqualificazione della masseria La Loggia all'interno del Parco regionale Bosco e Paludi di Rauccio. La nostra è stata dunque una valutazione sulla proposta di deroga su cui avevamo chiesto tra l'altro un rinvio per ulteriori approfondimenti rinvio che è stato negato dall'aula", la conclusione.

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