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Venerdì, 19 Aprile 2024
Primo approccio al tema

Capolinea dei bus in via Costa: dibattito si apre con i dati di Arpa

La viabilità è cambiata, il flusso di traffico privato si è ridotto, ma la presenza dei mezzi pubblici presso la scuola ha fatto scaturire alcune proteste

LECCE – I valori della centralina di monitoraggio della qualità dell’aria di piazza Libertini, a Lecce, sono costantemente sotto i parametri di legge. Lo ha detto Alessandra Nocioni, dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), invitata a partecipare alla seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Cultura.

L’incontro è stato convocato perché l’installazione in via Costa delle fermate dei bus urbani ha sollevato alcune polemiche per il timore di un aumento delle emissioni inquinanti che si riverberano sulle vicine aule del piano terra della scuola “Cesare Battisti”.

La questione va inserita in un contesto e ancorata ai dati scientifici: il contesto quello di via Costa, dove, per fare posto alle fermate del trasporto pubblico, sono state eliminate decine di stalli con la sosta tariffata sul lato della scuola mentre sul lato opposto le strisce blu sono diventate bianche (tranne per un piccolo tratto) per la sosta gratuita riservata ai residenti di vie adiacenti del centro storico. Questo combinato ha oggettivamente alleggerito il flusso veicolare su via Costa, prima meta di un pellegrinaggio continuo alla ricerca di un parcheggio, con inevitabili incolonnamenti.

I dati sono quelli portati in commissione e sono sintetizzabili in questa dichiarazione di Nocioni in riferimento alla centralina che da molti anni rientra nelle rete di monitoraggio regionale: “Sin da subito abbiamo rilevato concentrazioni più elevate rispetto al resto della provincia nel biossido di azoto, ma sempre molto sotto i limiti, non ci sono mai superamenti della soglia oraria né di quella annua. Si tratta di un inquinante senza dubbio legato al traffico”. La stessa esperta ha poi detto che la normativa di riferimento è quella europea, mentre di recente l'Organizzazione Mondiale della Salute ha rivisto al ribasso le soglie (dunque un valore sotto la soglia italiana ed europea potrebbe essere sopra quella raccomandata dall'Oms). 

Poi l’esperta dell’agenzia regionale ha aggiunto una informazione che pare assai rilevante per il tema del giorno: “Abbiamo registrato picchi di monossido carbonio, benzene a biossido azoto nelle ore serali, tra le 20 e le 21 fondamentalmente, sia perché la sera cala il vento sia perché evidentemente ci sono certi volumi di traffico e questo lo si nota anche in estate quando le scuole sono chiuse”.

Nella commissione, presieduta dalla consigliera Emanuela Orlando che più di qualche volta è dovuta intervenire per richiamare al silenzio alcuni dei colleghi presenti in aula (evidentemente più interessati ad altro), si è fatta chiarezza anche su un altro punto, quello della localizzazione della centralina, considerata troppo lontana dalla scuola per essere attendibile. Nocioni ha spiegato che, in realtà, quella che diversi anni addietro era localizzata in piazzetta De Sanctis, dunque a pochi metri dall’istituto, era fuori dai parametri previsti dalla legge perché sensibile al cosiddetto effetto canyon, con alte concentrazioni dovute alla presenza di barriere (come gli edifici), e dunque inadatta a fornire valori medi relativi all'area di riferimento.

L’esperta ha anche detto che, per avere una rilevazione attendibile per via Costa, si dovrebbe ricorrere alla centralina mobile di Arpa per 30 o 40 giorni continuativi (ma Arpa ne ha due a servizio di tre province), e che dal punto di vista scientifico nulla contano misurazioni spot, come quelle di qualche ora o su base giornaliera. L’alternativa, ha aggiunto, è quella di fare ricorso alla modellistica previsionale, affidandosi cioè a procedure di elaborazione validate a livello internazionale.

Qui il video della commissione

La vicenda di via Costa sarà oggetto di altre sedute delle commissioni consiliari: è stata già preannunciata la presenza della dirigente scolastica e il coinvolgimento di Asl, che è il soggetto deputato alle rilevazioni in ambienti chiusi.

Da prendere in considerazione, inoltre, anche il tema dell’inquinamento acustico posto che la presenza accertata tempo addietro del radon (gas naturale nocivo) impone l’apertura delle finestre. Anche da questo punto di vista l’amministrazione - che ha incontrato i rappresentanti dei genitori nei mesi scorsi - ritiene di aver fatto i compiti: i mezzi usati sono quelli più ecologici, gli autisti hanno l’obbligo di spegnare il motore durante le soste da capolinea e il minor flusso di traffico privato genera meno rumore.

Qui l'accesso ai dati sulla qualità dell'aria 

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