Loredana Capone: “Gestione fallimentare per colpa di Perrone e Monosi”
La vice presidente della Regione, esponente del Pd in consiglio comunale, attacca il sindaco e l'assessore al Bilancio: "Caricano sulle spalle dei lavoratori della Lupiae Servizi la scure della propria inefficiente gestione"
LECCE – Loredana Capone interviene sulla questione Lupiae Servizi: “Ancora una volta il sindaco Perrone e l'assessore Monosi, dopo aver vantato la propria azione amministrativa e di bilancio, e dopo aver esaltato la propria capacità di difendere i conti della società partecipata Lupiae Servizi, contraddicono tutto ciò che hanno sinora affermato caricando sui dipendenti la scure della propria inefficiente gestione”.
“Dopo aver annunciato a voce alta, infatti, che mai avrebbero toccato i dipendenti, il sindaco e l'assessore, con la dirigenza della società, dapprima hanno fatto applicare il contratto di solidarietà, e ora, minacciano ulteriori riduzioni del tempo di lavoro attentando gravemente alla possibilità di sopravvivenza dignitosa di ben 296 famiglie”.
“Solo nel 2012 il Comune ha riconosciuto un debito fuori bilancio verso Lupiae Servizi pari a un milione di euro e ha approvato una ricapitalizzazione per 3,9 milioni. Nel 2009 fu, invece, riconosciuto un debito fuori bilancio, onorato con una transazione, per 1,2 milioni a fronte di un altro debito pari a circa 3 milioni di euro contratto nell’amministrazione Poli”.
“Per quest’anno, infine, è stata riconosciuta una perdita di oltre 200mila euro al mese. Una buona parte delle perdite della società partecipata riguarda il pagamento di interessi per i ritardati pagamenti del Comune. Emerge, dunque, come il Comune chiede servizi e attività senza avere una adeguata programmazione economico finanziaria che gli consenta di onorare gli impegni assunti”.
“Insomma, la società partecipata, il prossimo venerdì 16 novembre, dovrà presentare un piano industriale che salvaguardi occupazione e lavoratori, un piano indispensabile per la salvezza della stessa società allo stato delle nuove norme. Perché questo piano, però, possa essere concreto e attuato sarà fondamentale l’azione del Comune sull’indirizzo politico della giunta e dei suoi assessori, e sulla gestione dei dirigenti. Se il Comune, infatti, continuerà a non pagare in tempo o a non pagare affatto la società per i servizi resi, il disavanzo della partecipata stessa non potrà che crescere e la situazione precipitare definitivamente. Noi vogliamo scongiurare che l’amministrazione sia proprio la causa delle difficoltà della società con l’authority ”.
