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Capone: "Con una visione strategica, 2mila posti di lavoro"

Conferenza stampa a tutto campo per la candidata del Pd che presenta un progetto complessivo di governance per garantire qualità nei servizi con le ridotte risorse delle amministrazioni pubbliche

LECCE - Una visione strategica per il rilancio ambientale ed economico di Lecce è il filo rosso che Loredana Capone srotola durante la conferenza stampa che conclude un avvicinamento per tappe  ad una sintesi complessiva delle sue idee per il capoluogo, snocciolate nelle settimane scorse. Il carico da novante lo mette nella prima parte dell'esposizione, parlando della creazione nel medio-lungo periodo di "duemila nuovi posti di lavoro nei settori dell'energia, della mobilità, dell'ambiente". Si chiama "Lecce città europea" il dossier presentato oggi e la memoria del cronista non può che andare allo slogan Lecce porta d'Europa dell'ex sindaco Adriana Poli Bortone.

Quanto agli obiettivi, partendo dal comparto dell'energia, la candidata del Pd alle primarie del 22 gennaio, pone come traguardo la riduzione del 50 per cento del consumo di energia procapite, l'utilizzo di energia elettrica interamente ricavata da fonti rinnovabili, l'installazione sulla maggior parte degli edifici non vincolati e dei capannoni industriali di almeno un impianto fotovoltaico e di un altro per il recupero e riutilizzo di acqua piovana. Più in generale, sarebbe necessario un piano energetico comunale per "aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili", obiettivo da raggiungere con lo sviluppo di microsistemi per la produzione di energia elettrica, secondo un combinato tra solare ed eolico.

Per quanto riguarda la mobilità, a parte il filobus rispetto al quale il Pd ha un orientamento soft - della serie, visto che c'è utilizziamolo -, Loredana Capone immagina una Lecce con 80 chilometri di nuovi percorsi ciclabili, 20 punti di bike sharing e altrettanti di nuovi percorsi pedonali. Last but not the least, la coltura di 50mila alberi di diverso tipo in nuove aree dedicate al verde pubblico, all'interno di un progetto ambizioso che vorrebbe una corona verde attorno al perimetro urbano. 

Ma come garantire l'innalzamento dello standard della qualità della vita in una fase di sempre maggiori ristrettezze economiche per gli enti? "Utilizzando le risorse comunitarie", suggerisce l'esponente democratica secondo una prospettiva politica che vada oltre la scadenza elettorale. E sul piano dei servizi al cittadino arriva l'affondo nei confronti dell'amministrazione comunale di Paolo Perrone, incardinata, secondo la candidate del Pd, sull'improvvisazione quando non sull'immobilismo, "e con l'inerzia non si va da nessuna parte". 

Inammissibile, secondo la vice presidente della Regione, è che la città non sia dotata, ad esempio, di un ricovero pubblico per gli anziani soli e le persone indigenti, affidandosi alla generosità dell'azione sussidiaria delle associazioni di volontariato e della Caritas. Proprio il 27 dicembre Loredana Capone, in compagnia di Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, ha fatto visita al centro Emmaus presso la Chiesa dell'Idria.

Fondamentale, infine, un ripensamento della raccolta dei rifiuti, "che procede a spizzichi e bocconi", con un nuovo piano per la differenziata finalizzato a ridurre al massimo il conferimento presso la discarica di Cavallino e all'installazione del "tritarifiuti" in ogni casa. 

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