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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Pd, ad un passo dalla guerra. Pressing sulla commissione nazionale

Salvatore Capone incalza anche il segretario nazionale, Guglielmo Epifani, sulle anomalie registrate nel tesseramento nei circoli del Salento: "Sospendere i congressi". Salvatore Piconese, invece, convoca una conferenza nell'imminenza del verdetto da Roma

ROMA – Ad un passo dalla guerra. Il Partito democratico salentino appare avviluppato in una spirale di veleni e contrasti che pare proprio aver superato la fisiologica ondata di tensioni e polemiche che accompagna ogni stagione congressuale. E così, a poche ore dal pronunciamento della commissione nazionale di garanzia, si scatena un pressing frenetico.

Dopo la conferenza stampa di Antonio Rotundo e Antonio Maniglio di questa mattina, è arrivata nel tardo pomeriggio la lettera con cui il deputato Salvatore Capone ha scritto praticamente a tutti, da Guglielmo Epifani fino al commissario provinciale Ludovico Vico, passando per il segretario regionale Sergio Blasi e per l’osservatore inviato nel Salento da Roma, Roberto Morassut, sulla cui relazione si fonderà domani il verdetto sulla regolarità o meno dei congressi di circolo e, quindi, sulla fattibilità di quello provinciale, in programma l’8 di novembre.

Capone, nella sua missiva, rivela alcuni particolari che danno il senso di quanto la questione sia presente anche nel dibattito interno al partito a livello nazionale: “Non per ignavia, né per atteggiamento pilatesco, ma perché ho a cuore l’immagine e la sostanza di questo partito, del mio partito, ho forse ingenuamente ritenuto che segnalare, a tutti voi, la gravità e l’eccezionalità, oltre che l’irregolarità e probabilmente in alcuni casi anche l’illegalità, di comportamenti e atti, in numerosissimi e defatiganti colloqui anche telefonici, fosse il modo migliore per non dare in pasto il nostro partito all’opinione pubblica, consentendoci per tempo quei provvedimenti e quelle scelte coraggiose atte a sanare una situazione che, a questo punto, appare irrevocabilmente compromessa”.

capone2012 001-6Il parlamentare, nei giorni scorsi, era stato indicato da Salvatore Piconese, uno dei quattro candidati alla segreteria provinciale, autore di indebite interferenze nella competizione, assieme alla deputata Teresa Bellanova. Entrambi sono ritenuti, infatti, sostenitori di Alfonso Rampino, altro candidato e primo a denunciare l’anomalia del tesseramento in alcuni centri della provincia. Piconese, tra l’altro, ha convocato una riunione per domani alle 12, presso la sede di via Tasso, a Lecce.

“Lo dico qui, ancora una volta, e lo ribadirò anche pubblicamente – risponde Capone chiarendo l’obiettivo della sua richiesta di sospensione -: non per indirizzare l’esito del congresso verso questo o quel candidato, ma per permettere a chiunque una competizione leale e franca ad armi pari, consentendo posizionamenti e vittorie limpide e in equivoche, con regole certe e, al centro, la politica”.

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