rotate-mobile
Politica Minervino di Lecce

Caso rifiuti: "Io, moroso per scelta. Vi spiego perché"

Ato Lecce/2: il sindaco di Minervino non le manda a dire: "Non pago un servizio che non funziona. Giustizia vuole che si paghi solo per gli obiettivi reali che si raggiungono e non per quelli ideali"

Non è ancora chiaro se si possa parlare di emergenza rifiuti nel Salento, ma di certo sulla delicata tematica che in altre regioni sta apportando danni d'immagine irreparabili, anche qui i problemi non mancano. Di certo, nubi che annunciano qualche tempesta ruotano nei cieli della contrattazione. Nei giorni scorsi, si è riaperta l'impianto di Poggiardo ed è ripartito, seppur con qualche singhiozzo, il processo di lavorazione e smaltimento dei rifiuti. Ma un altro aspetto ha interessato le cronache dei giorni scorsi: il prefetto di Lecce, Gianfranco Casilli, ha convocato i molti sindaci morosi del salentino, per chiedere lumi sul perché non hanno ancora pagato le quote dovute all'Ato2, che a sua volta le dovrebbe passare alle imprese taratine del settore, che attendono da tempo i pagamenti del servizio di biostabilizzazione. Incontro chiarificatore? Tutt'altro.

Uno dei sindaci morosi, Ettore Caroppo, primo cittadino del comune di Minervino, che dovrebbe dare al servizio circa 85mila euro, afferma netto: "Il mio comune è moroso, ma volutamente moroso". Caroppo argomenta meglio la propria affermazione: "Non ho pagato innanzitutto perché la biostabilizzazione è un processo che viene contestato da tutti, per i risultati che non ha raggiunto. Ritengo di non dover pagare se un servizio è inefficiente o di dover pagare solo a seconda del servizio che effettivamente si è effettuato e non sulla base di quello che si sarebbe dovuto effettuare". "Del resto anche in passato - afferma Caroppo, che sul tema della biostabilizzazione scrisse anche qualche tempo fa una famosa lettera al presidente della Regione Puglia - su questa tematica sono stato l'unico a contestare fin da subito la biostabilizzazione. A me non interessa chi gestisce il servizio, se una compagine privata o una pubblica, a me interessa piuttosto che il servizio funzioni. Per cui se ci sono degli obiettivi da raggiungere entro un certo anno e quegli obiettivi non sono raggiunti, per colpa di chi gestisce il servizio, non posso dire che il servizio funziona. E se devo pagare, pago solo in percentuale al reale funzionamento del servizio".

Caroppo precisa: "Tra l'altro devo anche ricordare che effettuare il pagamento di un servizio inefficiente significa gravare del 40 per cento in più sui miei cittadini: per questo non ho emesso il ruolo 2007 e personalmente trovo assurdo far pagare loro tanto un servizio deficitario". Il sindaco di Minervino, che ricorda di essere in regola con tutti i pagamenti comunali, si dice pronto ad andare al contenzioso, per quella che ritiene necessariamente una battaglia di giustizia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso rifiuti: "Io, moroso per scelta. Vi spiego perché"

LeccePrima è in caricamento