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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Sindaco aggredito, centrodestra rilancia la questione sicurezza: "Incolpevoli bersagli"

Il giorno dopo l'aggressione di Ezio Conte, primo cittadino di San Donato di Lecce, da parte di un giovane che gli aveva chiesto un'occupazione, Raffaele Fitto, Roberto Marti, Saverio Congedo, Paolo Perrone e Damiano D'Autilia rilanciano la preoccupazione per la ricorrenza di episodi simili

LECCE – Il centrodestra salentino, attraverso i suoi principali esponenti, esprime solidarietà al sindaco di San Donato di Lecce, Ezio Conte, vittima ieri di un’aggressione da parte di un giovane.

L’europarlamentare Raffale Fitto, leader del gruppo Conservatori e Riformisti: “Sono dispiaciuto e preoccupato per la brutale aggressione subita dal sindaco di San Donato di Lecce e amico Ezio Conte. Esprimo la mia più totale vicinanza al primo cittadino vittima della follia di un disoccupato in cerca di lavoro, vittima anch'egli di una crisi che diventa giorno dopo giorno sempre più insostenibile specie nel nostro Meridione. In un contesto come questo gli amministratori comunali diventano i primi incolpevoli bersagli”.

Drastico il commento del deputato leccese Roberto Marti: "Non ci può essere alcuna giustificazione alla violenza. La mia solidarietà a Ezio Conte per l'aggressione subita. Qualunque sia stato il motivo scatenante di questo vile gesto, resta assolutamente inaccettabile una tale aggressività. Auguro al primo cittadino di San Donato una pronta guarigione e che, insieme ai suoi cari, dimentichi molto presto questa brutta storia, recuperando la serenità e la tranquillità di operare per la sua comunità".

Anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, sulla stessa lunghezza d’onda: “Esprimo la mia piena solidarietà all’amico e collega Ezio Conte vittima di una inspiegabile e ingiustificabile aggressione. Purtroppo non è il primo episodio del genere che avviene ai danni dei sindaci, mai come in questo momento primo bersaglio del malcontento generale legato ad una difficile situazione socio-economica.  Il mio auspicio è che quanto avvenuto ieri sera non scoraggi l’impegno e l’azione politico-amministrativa del sindaco al quale auguro al più presto una completa guarigione”. 

Si unisce al coro unanime di solidarietà il consigliere regionale e presidente della VII commissione regionale, Saverio Congedo che rilancia la questione relativa alla sicurezza: “Conte non è il primo amministratore salentino che, negli ultimi tempi, subisce aggressioni di questo tipo. In un momento di profonda crisi come questa i sindaci e i rappresentanti comunali sono i primi bersagli verso i quali si scaglia la sofferenza e la disperazione della gente, ma è chiaro che nonostante l'instancabile attività delle forze dell'ordine si pone un problema di sicurezza che andrebbe affrontato in maniera più organica e con la sinergia di tutte quelle forze politico-istituzionali presenti sul territorio”.

Da ultimo il consigliere comunale leccese, Damiano D'Autilia: "In questi momenti è importante fare fronte comune per trasferire un messaggio forte e chiaro: la condanna di qualsiasi atto di violenza e di aggressività.Siamo vicini al sindaco Ezio Conte per quanto subito, come persona e come sindaco, e augurandogli di fare presto rientro a casa dai suoi cari, uniamoci in un coro unanime per dire no alla violenza".

Anche l'assessore regionale Salvatore Negro ha espresso solidarietà e vicinanza al sindaco di San Donato. “Troppo spesso – ha sottolineato  –  i primi cittadini sono diventati i bersagli più esposti ed immediati di chi addebita alla politica tutti i problemi della nostra società". L'episodio è stato definito come "vile e inaccettabile" da Mino Frasca, il quale si è anche augurato che Ezio Conte possa guarire presto, e proseguire nella sua attività amministrativa. ". E' inimmaginabile che qualcuno possa volere e fare male ad un sindaco che, prima che essere capace e competente, e' un vero gentiluomo, sincero, gentile, leale ed onesto", è infine il commento divulgato tramite una nota dalla consigliera provinciale Simona Manca.

Sull'accaduto è anche intervenuto Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce: "Non c'è niente di più rispettabile che la disperazione di chi non lavora e fa i contri con il problema di andare avanti ogni giorno nella vita. Ma la violenza è inaccettabile e da essa occorre prendere le distanze".

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