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Martedì, 23 Aprile 2024
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Chiusura del tribunale di Casarano, il Comune è pronto a ricorrere al Tar

La giunta di Gianni Stefàno formalizza in delibera la decisione di presentare un ricorso avverso al decreto del Ministero della Giustizia dell'8 agosto 2013, che chiude la sede locale: "Difendiamo gli interessi del Basso Salento"

CASARANO - La giunta comunale di Casarano si opporrà al Tar contro la chiusura del tribunale cittadino. La decisione è arrivata con deliberazione 229 contro il decreto del Ministero della Giustizia dell’8 agosto 2013, relativo alla procedura di utilizzo degli immobili sede della sezione distaccata del Tribunale. L'atto ministeriale autorizza l’utilizzo a servizio del Tribunale di Lecce dei locali ospitanti le sezioni distaccate di Nardò e Maglie, per la trattazione degli affari civili ordinari pendenti.

Come motivato in delibera, nel decreto non è stata accolta la disponibilità offerta dal Comune senza indicare un’esplicita motivazione e nonostante la sezione di Casarano possegga tutti i requisiti normativi previsti. A difendere la ragioni dell'ente è stato nominato l'avvocato Fabio Cintioli con studio in Roma.

"Francamente non riusciamo a comprendere la ratio del decreto ministeriale dell'8 agosto 2013 - spiega il sindaco Gianni Stefàno - nella parte in cui non concede la deroga anche per il Tribunale di Casarano, oltre a Nardò e Maglie. La decisione di opporsi giudizialmente è maturata a seguito della lettura delle relazioni parere inviate dal Presidente del Tribunale di Lecce Mario Benfatto al Ministero".

Qui, sarebbe emerso chiaramente che il Tribunale di Casarano fosse il più titolato ad ottenere la deroga ministeriale, in quanto, oltre ad avere tutti i requisiti, per carichi di lavoro è il secondo dopo Lecce. Nell'ultima integrazione del parere in data 20 luglio, il giorno dopo la precedente, sempre a firma del presidente Benfatto, ci sarebbe stato "un improvviso cambio di rotta", rilevando che solo Nardò e Maglie possono fruire della deroga.

"Appena letta la documentazione inviata dal Tribunale di Lecce al Ministero - spiega il primo cittadino -, abbiamo ritenuto opportuno di proporre ricorso al Tar. Questa è una scelta di cautela che saremo ben lieti di abbandonare, ove, e ce lo auguriamo, il Ministro Cancellieri, valutando oggettivamente le nostre motivazioni, modifichi il decreto, lasciando aperto il Tribunale di Casarano".

Per Stefàno, la scelta, è "nell'esclusivo interesse dei concittadini e dei cittadini del Basso Salento e degli operatori della Giustizia".

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