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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Cipe, il Pd frena gli entusiasmi sui fondi sbloccati

Dall'entusiasmo del pidiellino Patriciello alla posizione di Anci Puglia, fino al Pd che parla di "parto del topolino", con una stoccata al sindaco Paolo Perrone: "Diverse le opinioni sui fondi"

LECCE - Pronto un miliardo e 42 milioni di euro per le infrastrutture strategiche della Puglia: trasporti, rete idrica e viabilità stradale. Si tratta della cifra ricavata dai fondi Fas sbloccati ieri dal Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) che ha autorizzato l'uso degli stanziamenti previsti dal Governo per il Piano per il Sud: un'opportunità da cogliere al volo per il rilancio della Regione intera e del Salento (111 milioni andranno infatti alla Provincia di Lecce), che ha suggellato un'inedita intesa tra il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto e il governatore regionale, Nichi Vendola.

Soddisfazione viene espressa oggi dall'Anci Puglia (Associazione nazionale dei comuni italiani) che parla di "un passo avanti notevole del Governo e del ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto che ha avuto un ruolo strategico di raccordo delle esigenze rivenienti dai territorio, oltre che frutto di un leale dialogo tra Governo, Regioni ed enti locali".

"Confidiamo nel corretto utilizzo del contratto istituzionale di Sviluppo da parte delle amministrazioni centrali, delle Regioni e degli Enti locali, le cui responsabilità dovranno essere sancite in modo chiaro, prevedendo tempi certi e forme di sostituzioni e penalità in caso di ritardi o inadempienze", conclude il presidente Luigi Perrone.

Di "vittoria per il Mezzogiorno d'Italia" parla apertamente il deputato europeo del Pdl, Aldo Patriciello che aggiunge: "Si tratta di una vera e propria ricetta contro la crisi che le Regioni interessate devono saper implementare". Non mancano i complimenti al ministro Fitto per il lavoro svolto e la sua "lungimiranza" e al Governo nazionale che "ha saputo tenere fede agli impegni assunti con il Sud".

Meno entusiastica la posizione del Pd di Lecce che sottolinea come si tratti di un "primo importante traguardo" anche se "risulta sempre più urgente che anche nella nostra provincia si sviluppi il dialogo tra tutte le forze politiche e le istituzioni per la realizzazione di quelle urgenti opere di sistema, che con le risorse liberate si può in parte avviare".

Il Pd cittadino coglie l'occasione per una stoccata al sindaco di Lecce, Paolo Perrone che "non si rende conto di essersi assunto una importante responsabilità nel chiedere alla Regione, cui spetta la programmazione e la destinazione dei fondi comunitari, di impiegare 24 milioni delle risorse liberate per coprire debiti fuori bilancio della sua amministrazione".

Per il parlamentare del Pd, Ludovico Vico, il risultato di ieri è invece paragonabile "al parto di un topolino". "Parliamo - dice Vico, in toni da guastafeste - di una disponibilità 7,3 miliardi da ripartire per le regioni del Sud, meno di un quarto dell'intera quota delle risorse che spetta a questi territori, secondo le direttive dell'Unione Europea"

"I 34,4 miliardi devono restare dunque alle regioni del Sud, ma il Governo le assegna con il contagocce", sottolinea il componente della commissione Attività produttive della Camera, che ricorda come i fondi "saranno soggetti alla dura legge del Patto di Stabilità che impedisce agli enti locali di spendere più di quanto avevano nei loro vecchi bilanci".

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