L'efficienza dei parlamentari locali: Rocco Palese apre, Roberto Marti chiude
Consueto rapporto dell'associazione indipendente. Al di sotto dei 200 punti il posizionamento è da considerarsi molto basso: si salvano in pochi
LECCE – Rocco Palese apre, Roberto Marti chiude. Entrambi eletti nel 2013 nella fila del Popolo della Libertà e passati successivamente a integrare il nascente movimento dei Conservatori e Riformisti.
L’associazione OpenPolis, indipendente dal 2006, ha diffuso nei giorni scorsi l’indice di produttività dei parlamentari italiani. Sono diversi gli elementi che contribuiscono alla formazione del punteggio: dalle presenze ai lavori in aula al numero di atti presentati, dal consenso ricevuto sugli stessi all’iter seguito. Decisiva però è anche la titolarità di incarichi, come nel caso di Palese che è vice presidente della commissione Bilancio.
Al di sotto dei 200 punti il ranking è da considerarsi molto basso, al pari quindi dell’influenza esercitata da deputati e senatori sulla produzione legislativa. Tra i cinque senatori si colloca al di sopra solo Daniela Donno (245.74) del M5S. Il collega di partito Maurizio Buccarella è appena al di sotto. Dario Stefano, eletto nella fila di Sel e poi passato al Gruppo Misto ha ottenuto 138,22 punti mentre Francesco Bruni, dei Cor, 111,05. Chiude Barbara Lezzi con 70,49.
Per quanto riguarda la Camera dei Deputati si conferma l’ottima performance di Rocco Palese, Cor, che con 580.77 è ad un passo dal gruppetto dei parlamentari più efficienti ed è il secondo della rappresentanza pugliese e il nono in assoluto a livello nazionale. Quindi Diego De Lorenzis, M5S, con 238.49 (131esimo nella classifica generala), Teresa Bellanova, Pd, con 210.7 – ma c’è da considerare che riveste un ruolo di governo -, Salvatore Capone e Federico Massa del Pd, rispettivamente con 117,38 e 74,78 e infine Roberto Marti, dei Cor, con 54.93.
