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Torre Chianca, è nell’aria un secondo esposto: “Questa volta con i nomi”

Il comitato spontaneo che denuncia da tempo i disagi della marina, senza dimenticare la vicina Spiaggiabelle, lamenta disparità di trattamento: a San Cataldo il Comune di Lecce ha appena investito 200mila euro per abbellimento

TORRE CHIANCA (Lecce) – Si diceva l’altro giorno, a proposito dei malumori nel centro storico di Lecce, che i cittadini tendono sempre più spesso a riunirsi in comitati spontanei che, sulla scia di emergenze di vario tipo, cercano di esercitare pressione sulle istituzioni. Così accade anche per residenti, esercenti e villeggianti di Torre Chianca e Spiaggiabella, da tempo organizzati per denunciare i problemi, alcuni annosi, delle marine.

L’ultimo episodio che ha generato malcontento e frustrazione l’investimento dell’amministrazione comunale, tramite mutuo, di 200mila euro per interventi di abbellimento. E così prende lentamente forma quella “guerra tra poveri” più volte adombrata, considerando che tutte le località di mare che fanno parte del territorio di Lecce segnalano disagi: chi la pulizia delle spiagge, chi la chiusura del locale ufficio postale, chi i cedimenti delle passeggiate.

“Non chiediamo abbellimento per le nostre marine – scrive il portavoce del comitato, Errico Grasso - ma solo interventi di urgenza per la messa in sicurezza del territorio che come già detto, rischia di implodere da un momento all'altro. Continuano infatti le pericolosissime fuori uscite di acqua dal sottosuolo e si espandono per tutta la marina minacciando seriamente case e persone. Nessuno, tranne Aquedotto Pugliese, è intervenuto per comprendere cosa realmente stia accadendo. Aqp ha determinato che l’acqua sgorga dal sottosuolo in quanto non ha punti di sbocco dai canali ostruiti dalle canne ed intasati dalla spazzatura e dagli ingombri in genere, mai rimossi. Cattivi e nauseabondi odori si avvertono per tutta la marina e la situazione si aggrava ogni giorno di più. Siamo considerati meno che cittadini di serie zeta"

Dopo aver presentato un esposto contro ignoti nelle scorse settimane, ora il comitato minaccia di passare ai nomi e ai cognomi: “Stiamo raccogliendo tutta la documentazione fotografica, i comunicati stampa che trasmettiamo, le delibere, le registrazioni delle commissioni che sono intervenute, le riunioni. Tutto quanto sarà necessario a riempiere il prossimo fascicolo che finirà nuovamente in Procura, questa volta con nomi e cognomi, responsabilità, circostanza, promesse mancate e tutto ciò che è necessario a documentare minuziosamente le responsabilità. Il fascicolo sarà firmato da tutti gli aderenti al comitato (sono state già raccolte 600 firma circa), e sarà prodotto dal nostro ufficio legale. Una vera e propria class action. A breve, inoltre, attiveremo il nostro blog sul quale si potrà avere uno storico trasparente di tutto quanto il comitato ha fatto e farà e sul quale reperire ogni informazione sulle questioni delle marine. Se questo non bastasse conclude Grasso, a brevissimo daremo il via a delle manifestazioni di protesta, mettendoci oltre alle parole, anche la faccia.

Infine, una frecciata al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che  pure a Torre Chianca ha sempre goduto di un ampio consenso elettorale: “saremo noi a venire in massa presso il Comune per chiedere a lui di tifare per il nostro territorio oltre che per la squadra del Lecce". Il riferimento è all’invito diffuso dal primo cittadino per sostenere la squadra di calcio nella gara di ritorno della finale play-off contro il Carpi, per la conquista della serie B.

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