rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
A Otranto / Otranto

Sfida Bruni e Puzzovio: tra polemiche e stilettate gli ultimi appelli dal palco

I due candidati sindaco di Otranto pronunciano il loro discorso conclusivo per la campagna elettorale amministrativa: botta e risposta a distanza prima del silenzio che anticipa la due giorni di voto

OTRANTO – L’ultima serata dai palchi per lasciare spazio al silenzio e alla riflessione degli elettori, chiamati a scegliere la prossima amministrazione comunale: a Otranto si sono tenuti i comizi di chiusura della campagna elettorale con i candidati sindaco, Francesco Bruni e Lavinia Puzzovio, che si sono sfidati a distanza sostenuti dalle proprie compagini. E non sono mancate polemiche, accuse e stilettate reciproche.

il comizio di "Otranto Insieme"

Ad aprire la serata è stata “Otranto insieme” con gli interventi di Ursula Caroppo, Francesca Bortone, degli ex assessori Lorenzo Bello e Cristina De Benedetto, di Tommaso De Benedetto e del candidato sindaco Bruni. In tutti gli interventi accenni allo sgomento per le vicende giuridiche che hanno travolto la città e messaggi di solidarietà alle famiglie colpite dal terremoto politico-giudiziario nella convinzione (come affermato in particolare dall’ex assessore De Benedetto) di trovarsi in una “comunità sana”.  

Tommaso De Benedetto ha riaperto la pagina delle accuse reciproche, riportando l’attenzione al comizio di sabato 6 maggio, definito “operazione verità” che “ha fatto innervosire gli avversari” a cui ha rivolto l’invito a non “spulciare vecchi discorsi con dichiarazioni legittimi nell’ottica di una sana dialettica politica”, ma di concentrarsi sul fatto che la capolista avversaria abbia trascorso dieci anni “spensierati” nell’amministrazione Cariddi, senza porre mai obiezioni di “metodo” e “merito”, e che se fosse stata candidata a sindaco qualche anno prima oggi probabilmente sarebbe dall’altra parte a difendere i due fratelli ex sindaci.

De Benedetto ha parlato di candidatura (quella di Puzzovio) nata solo per “sfinimento del vecchio leader”, riferendosi a Luca Bruni, definito “Avvocato di Lecce” e a cui ha chiesto di chiarire una frase dell’intervento tenuto nel corso della seduta di consiglio comunale d’insediamento dell’allora sindaco Pierpaolo Cariddi, quando aveva affermato “presto si capirà chi ha utilizzato il comune per proteggere un gruppo di amici”.

Francesco Bruni-7

Dopo aver mandato un video sulle opere realizzate in venticinque anni dalle amministrazioni susseguitesi, l’ex senatore Bruni ha esordito: “Noi abbiamo realizzato i fatti, agli altri lasciamo le parole”. Poi ha difeso Serena Rosati, ritenuta “vittima di linciaggio” nel precedente comizio della lista avversaria, parlando di “accuse gratuite e infondate”.

Quanto al tema dell’interrogazione parlamentare su interessi criminali nel settore turistico otrantino con pericolo di condizionamenti del voto nel 2017, Bruni ha respinto ogni teorema su legami tra diverse inchieste, rovesciando la ricostruzione dei fatti con l’esposizione di una nota della polizia giudiziaria, in cui si chiedevano provvedimenti contro amministratori e tecnici comunali del tempo a partire da un comizio di Luca Bruni del 6 giugno 2017 e al suo “allusivo riferimento a scambi di cortesie tra l’ingegnere e sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi e ditte vincitrici di appalto in Calabria”.

Bruni si è detto “pronto a guidare questa comunità” forte dell’esperienza maturata e con il sostegno della sua squadra.

Il comizio di Otranto Futura

Poi è toccato alla lista “Otranto Futura” con gli interventi di apertura affidati a Silvia Negro e Serena Paoletti De Lucia. Luca Bruni che ha voluto rimarcare come il video mandato in onda dalla lista avversaria non tenesse conto della recente notizia della mancata bandiera blu per Otranto, ha poi risposto a De Benedetto, definito “caso umano”: “L’avvocato di Lecce un tempo ti piaceva, quando ero avvocato tuo e di tua moglie”.

Per quanto riguarda l’intervento pronunciato in consiglio comunale “scambiato per premonizione” ha aggiunto che il suo fosse solo “un esercizio retorico per parlare dei privilegi di pochi a danno dei molti come ho sempre fatto in questi anni”. E sulla vicenda dell’interrogazione “che hanno voluto tirare in ballo i nostri avversari”, ha ricordato ancora una volta che lo stesso sindaco Cariddi aveva legato quell’iniziativa, in un consiglio comunale, al ritrovamento delle microspie in Comune.

Sergio Schito ha precisato che lo scontro in campo non sia tra "innocentisti" e colpevolisti" ma che ci sia da rendere conto, comunque sia, delle vicende politico-amministrative che hanno condotto al commissariamento. L'avvocato ha anche affermato che la logica della contrapposizione muscolare sia sempre appartenuta alla compagine opposta.  

La candidata sindaco Lavinia Puzzovio ha risposto sui suoi dieci anni nell’amministrazione Cariddi: “Non rinnego quell’esperienza e quel processo nato con le buone intenzioni, rinnego semmai la brutta piega di quell’esperienza, quando si decise di acquistare la minoranza, per raggiungere indisturbati obiettivi dalla dubbia legalità forzando procedure e norme”.

Poi una stilettata al candidato sindaco concorrente, rappresentato dalla sua compagine “come figura che aveva rinunciato ad incarichi per accettare questa sfida”, per l’incarico da consigliere giuridico del ministro Fitto a 40mila euro annui: “Perché si è nascosta questa notizia? Forse perché non si doveva sapere che fosse un incarico remunerato che costringerebbe a una presenza altrove poco compatibile con un incarico da sindaco in una fase così delicata per la nostra comunità? O forse si vuole dissimulare che proprio per l’impegno a Roma le vicende comunali verranno seguite da altri?”

Quindi, l’appello finale alla città per “cambiare” e voltare pagina perché Otranto non ha bisogno di “conservarsi” ma di “rinnovarsi” e di regalarsi una “speranza”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sfida Bruni e Puzzovio: tra polemiche e stilettate gli ultimi appelli dal palco

LeccePrima è in caricamento