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L’interrogazione della discordia, l’affondo: “La verità è nelle carte”

Nel comizio di Otranto Futura dura replica alle argomentazioni di Otranto Insieme: “Loro competenti? Ci hanno portati al commissariamento”. Puzzovio legge l’interrogazione parlamentare di Bruni: “Mistifica la realtà per convenienza politica”

OTRANTO – Il confronto sui programmi “tradito”, la discussione sul tema delle “competenze” fino alla vicenda dell’interrogazione su turismo e interessi criminali: sono alcuni dei passaggi chiave che hanno condito il comizio della lista “Otranto Futura”, alla vigilia dell’ultima settimana di una campagna elettorale che, dopo la stagione del commissariamento, dovrà ridare alla città dei Martiri l’amministrazione per il prossimo quinquennio.

L’intervento nella serata di sabato della lista avversaria, “Otranto Insieme” con candidato sindaco Francesco Bruni, ha di fatto messo da parte il fair play che finora aveva, nella sostanza, caratterizzato una competizione dai toni bassi seppur “sentita” per tutte le note vicende che l’hanno anticipata.

Nello specifico, con la scelta di alzare il livello dello scontro, la lista numero 2 ha offerto, alla compagine di Lavinia Puzzovio l’occasione di affondare il colpo su alcuni motivi di “incoerenza” di quella che la candidata sindaca aveva già definito un’operazione di “maquillage” e di approfondire una vicenda scivolosa come appunto l’interrogazione parlamentare promossa dall’ex sindaco e oggi candidato nel gruppo che raccoglie l’eredità amministrativa di questi decenni, quando da senatore si rivolse ai ministri dell’Interno e del Lavoro, per chiedere un intervento sui presunti condizionamenti del voto idruntino da parte di organizzazioni criminali attraverso assunzioni nel mondo del turismo, su cui erano emersi dalle inchieste interessi datati.

Il comizio

Ad aprire il ciclo di interventi è stata Silvia Negro, giovane imprenditrice, nota per il suo impegno nel mondo dell’associazionismo locale e nel social, che nella scorsa tornata elettorale, era entrata in consiglio comunale: “Un’esperienza breve – ha chiarito – che dopo la delusione e la vergogna per quanto accaduto ha lasciato spazio alla voglia di riscatto sfociata in questo progetto”. Nel suo discorso il tema dei giovani in una visione più europea e l’idea di una città “trasparente” che “investe senza favoritismi”: “Siamo al punto di non ritorno. Questa città è stata spremuta, usata come bancomat da pochi avidi cittadini che oggi sotto mentite spoglie e con l’aiuto di un presta immagine si affannano a mantenere un potere conquistato e consolidato negli anni. È il momento del riscatto”.

Silvia Negro

Marco Paiano, imprenditore e già protagonista nelle liste di “Otranto è di tutti” ha puntato l’attenzione sui temi del settore di riferimento, tra cui la gestione del suolo pubblico e una visione strategica complessiva del rapporto col mondo dei commercianti e ristoratori. Di politiche della salute e di miglioramento delle condizioni socio-sanitarie ha parlato Marilena Botrugno, assistente di studio medico, già candidata nel 2022.

Luca Bruni: “Nella lista avversaria i volti di un’esperienza interrotta per i suoi stessi errori”

Poi è toccato a Luca Bruni che ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’altra lista nell’ultimo comizio, che dopo aver parlato di confronto sui programmi e non di attacchi personali, ha snocciolato “un rosario di offese”, e dopo una “lunga lezione su come debba svolgersi una campagna elettorale” ha prodotto un “attacco falso e sgangherato”. L’avvocato, quindi, ha evidenziato come tutta la campagna elettorale della lista avversaria sia basata sull’assunto “vagamente autoreferenziale” che “da una parte ci sarebbe l’esperienza e la competenza e dall’altra no: il tutto – ha aggiunto - condito da motti evangelici, a cui manca il più importante, quello dei ‘sepolcri imbiancati’, perfetto per chi predica bene e razzola male”.

Sul tema delle competenze, Bruni non fa sconti: “Se la lista avversaria può vantare qualcuna, è quella di aver messo in ginocchio paese: dietro l’apparenza di un gruppo di simpatici esordienti, ci sono le stesse persone di un’esperienza fallita e dietro a mirabolanti progetti c’è una storia interrotta dai suoi stessi errori”.

Parlando, quindi, di “competenze tecniche” è intervenuto sul piano urbanistico generale, criticando la “lezione” di chi “non si è accorta che mancasse la Vinca, facendoci perdere un anno”. Il riferimento, molto esplicito è a Serena Rosati, candidata con “Otranto Insieme” che ha fatto parte dell’ufficio di piano ed è stata responsabile dell’area ambiente e area tecnica de Comune: quest’ultima in un precedente intervento aveva raccontato i progetti per lo sviluppo in ordine al Pug in fase di redazione. Bruni ha ricordato, pertanto, che la stessa tecnica aveva “dimenticato” la valutazione di incidenza ambientale per il Pug, senza il quale lo stesso non poteva essere adottato, causando un ritardo di un anno nell’iter. E sempre con riferimento alla stessa tecnica, Bruni ha aggiunto: “Difficile accettare lezioni da chi ha dimenticato la Vinca anche a proposito della pista ciclabile a Nord, Otranto-Alimini, e da chi dispensa lezioni ma si è dimenticata pure l’avvio del procedimento espropriativo necessario per realizzare quel progetto su aree private col risultato che tutto il procedimento andrà rifatto: dov’è la competenza? Forse quella che ha costretto l’attuale candidato sindaco a ritirare la delibera della pista ciclabile perché piena zeppa di errori?”

E ha aggiunto che i presunti “esperti” della materia “hanno impiegato ben 16 anni per approvare il Pug tanto da far cadere anche le norme di salvaguardia”. Così come anche sul Pnrr, ha ricordato che si tratta di una partita ancora non giocata, per cui non si comprende la “pioggia di soldi” a cui si fa spesso riferimento, non essendoci ancora progetti presentati, se non quello della mensa scolastica: “La vostra competenza – ha tuonato - è quella che ha portato al commissariamento. A meno che non si voglia credere che qualcuno possa manipolare prima la procura e poi il tribunale: perché è questo quello che raccontate da sei anni”.

“Chi oggi si presenta con tanta sicumera – ha dichiarato - è lo stesso che ha deteriorato il rapporto con ogni interlocutore istituzionale, lo dimostra l’incapacità di realizzare un piano parcheggi in zona Alimini. Chi ci ha preceduto è lo stesso di adesso e ha creato solo problemi: è una storia nata già vecchia”. Poi una stilettata anche sul tema delle politiche culturali, ricordando in modo sarcastico “la bellissima figura di Otranto capitale della cultura”.

Puzzovio stana gli avversari: “Creato un clamoroso cortocircuito”

Lavinia Puzzovio-3

A rincarare la dose ci pensa la candidata sindaco, Lavinia Puzzovio, tacciando l’atteggiamento della lista avversaria come “falso vittimismo e incredibile ipocrisia”, da parte di chi “predica bontà ma è corroso da livore e odio”: “Qui – ha esordito – c’è gente che mistifica di professione, che un anno dice una cosa e un altro anno, a seconda della convenienza politica, l’opposto”.

Puzzovio fa riferimento all’antagonista Francesco Bruni, che nel 2007, al termine del suo decennio da sindaco, ruppe bruscamente con Luciano Cariddi, suo assessore, non avallando la sua candidatura a primo cittadino e provocando “una scissione con una dura contestazione che divise il paese”: “All’epoca Tommaso De Benedetto (ex vicesindaco di Bruni poi entrato in maggioranza coi Cariddi, ndr) – ha raccontato -, era con lui e affermò sul palco che ‘Con la ditta Cariddi Otranto sarebbe caduta nell’era più buia della sua storia’. Bruni era su quel palco, applaudiva e rideva”.

“Nel 2017 – ha proseguito – Bruni era con noi a combattere contro la successione dinastica dei fratelli, nel 2022 e oggi si candida con quella stessa compagine che ha combattuto per un decennio. Quegli anni di dura contestazione, nel comizio di sabato sono diventati improvvisamente rigogliosi. Quanto meno, De Benedetto si è convertito sulla via di Damasco qualche anno prima, a suon di incarichi di qualche familiare però. O mentivano allora o adesso”.

Quanta all’interrogazione parlamentare dello stesso ex senatore Bruni, Puzzovio ha rilanciato: “Si può dire oggi che fosse un’azione per la superiore tutela della nostra città, ma carta canta: parlavi di pericolo legato alle assunzioni e della possibilità di alterazione del risultato elettorale nella competizione in cui volevi tutelare la figura di tuo cugino”. La candidata ha sottolineato che Bruni voglia “essere un uomo buono per ogni stagione” ipotizzando un clamoroso cortocircuito innescatosi nella compagine avversaria: “Ma non è che se andiamo in fondo, tutti gli avvenimenti a seguire, che ci hanno portato fin qui, prendono il via proprio da quell’interrogazione in senato? A tal proposito, fu lo stesso sindaco Pierpaolo Cariddi che, per dare una spiegazione al ritrovamento delle microspie a Palazzo Melorio in consiglio comunale, il 12 marzo 2019, fece espresso riferimento a quell’interrogazione”.

Sul tema dell’ansia di potere, per Puzzovio, sarebbe singolare che “arrivi da chi gestisce il potere da trent’anni”. Un passaggio, infine, anche sulla vicenda del confronto mancato a TeleRama: “Avrei mai potuto presenziare a un dibattito in una sede televisiva di un editore che parteggia apertamente per il candidato della lista avversaria e che solo due giorni prima aveva sbattuto fuori Serena Paoletti De Lucia dal suo movimento perché candidata con me?”.

Ora l’ultima settimana di campagna elettorale, dove si attendono i comizi finali nella serata di venerdì e dove con ogni probabilità ci saranno nuove polemiche ad alimentare la corsa al voto del 14 e 15 maggio.

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