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Regione boccia il gasdotto: i commenti dal mondo politico

Critico con il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, il Movimento 5 Stelle: "Gioca a nascondino, senza prendere nessuna posizione contro il gasdotto". Chiesta l'impugnazione alla Corte Costituzionale del trattato trilaterale

LECCE – Niente di eclatante, secondo i parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle che chiedono al governatore della Regione Puglia di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la ratifica del trattato internazionale tra Italia, Grecia e Albania.  “Il presidente della Regione Puglia gioca a nascondino, senza prendere nessuna posizione contro il Tap”.

“Vendola non può nascondersi dietro un atto amministrativo che non ha alcun valore vincolante come una procedura Via – proseguono i portavoce 5 stelle con toni da contesa elettorale –. Non prende posizione sconfessando i propri deputati che hanno votato per la pregiudiziale di costituzionalità alla Camera forse per tutelare la propria giunta e le sue alleanze elettorali pregresse e future. Si dimentica però dei cittadini pugliesi, che sono stanchi di farsi prendere in giro da chiacchiere vaneggianti. Il tempo corre ed i giorni rimasti sono oramai pochi”.

Per Saverio Congedo, consigliere regionale del gruppo Pdl/Forza Italia “dopo mesi di rimpalli, dichiarazioni contrastanti e smentite finalmente un punto fermo in questa vicenda, cioè il parere del comitato regionale di Via, che, pur non essendo vincolante, serve comunque a mettere un po’ di ordine su una questione molto importante per il Salento e la Puglia. Un parere che, adesso, dovrà essere  fatto valere dalla Regione Puglia, che sul territorio è il massimo livello istituzionale, e dalla rappresentanza parlamentare pugliese presso il comitato ministeriale, a cui spetta l’autorizzazione. L’obiettivo non può che essere quello di giungere a una soluzione che non cada sulla testa dei cittadini, ma che sia quanto più possibile concertata e condivisa”.

Positivi, invece, i commenti diffusi dal resto del panorama politico: “Chi come me ha dall'inizio evidenziato l'inopportunità di realizzare il gasdotto Tap a San Foca – ha dichiarato Mario Pendinelli, consigliere provinciale di Patto per il Salento - non può che essere soddisfatto del pronunciamento non favorevole del comitato Via regionale. Si tratta di un ulteriore passo verso la difesa del territorio, che deve trovare altre conferme e sancire definitivamente il governo del territorio a livello locale, così come deve esaltare l’interesse generale delle comunità di fronte ai grossi interessi esterni”.

“La Regione Puglia si accoda alla presa di posizione contraria, forte e decisa della Provincia di Lecce già da tempo espressasi in merito alla discussione Tap – dichiara il presidente del movimento Italia Destati, Sandro Quintana, che è anche consigliere provinciale –. Come amministratori del territorio abbiamo sempre messo in evidenza le criticità ambientali, turistiche ed economiche di un’area che sarebbe stata deturpata e violentata oltre misura. Ribadiamo quindi il nostro no ad interessi di varia natura politica per un progetto strategico, ma che in realtà lede il Salento e valutiamo la decisione della commissione Via regionale come un’attenzione di sintonia con la volontà dei cittadini e della buona politica”.

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