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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rabbia e fiducia dopo il verdetto. Le istituzioni invocano compattezza

Sconcerto per la decisione della Corte di giustizia federale, ma anche voglia di ripartire subito. I politici-tifosi commentano il respingimento del ricorso e chiamano il Salento a stringersi attorno alla squadra

 

LECCE – Dopo la conferma dell’esclusione del Lecce dalla serie B, i politici “tifosi” tornano a commentare a caldo.   “Che la retrocessione sia una batosta per tutti, è cosa fuor di dubbio” ha dichiarato il sindaco di Lecce, Paolo Perrone. “Che la passione che ci accomuna e che ci lega al Lecce debba servire per infondere grinta nei giocatori che affronteranno la nuova stagione calcistica, altrettanto.  La Lega Pro deve rappresentare soltanto un punto di partenza per i giallorossi che – sappiamo – per tradizione e talento sempre dimostrato in campo meritano di riguadagnare la massima serie. La tifoseria e la città intera ci credono. Da sindaco e ancor di più da tifoso mi sento addolorato per questa sentenza, ma nello stesso tempo ho fiducia nel futuro”.

“Mi auguro innanzitutto – ha aggiunto il primo cittadino - che nell’ultimo grado di giudizio possa essere resa giustizia alla nostra squadra, sovvertendo quanto stabilito fino ad ora dalla Disciplinare.  Certo è, però, che se la retrocessione in Lega Pro dovesse diventare per noi un dato di fatto da acquisire, più forti di prima dovremo rialzarci e lottare insieme a chi nella fede giallorossa ripone da generazioni le sue speranze.  Il calcio ci insegna che caparbietà e determinazione possono incidere nella storia, cambiando le sorti di una squadra. Anche il nostro Lecce può farcela: non facciamogli mancare il nostro calore e tutto andrà per il verso giusto”.

Gli fa eco il presidente della Provincia, Antonio Gabellone: “L’amore per il Lecce non cambia categoria e non retrocede: ora più che mai dobbiamo stringerci tutti insieme attorno al sistema-calcio nel Salento, dimostrando il nostro legame di tifosi ma anche la massima attenzione e considerazione delle istituzioni nei confronti del progetto di rilancio del calcio giallorosso portato avanti dalla famiglia Tesoro”.

“In questo momento così difficile, che coincide con la nuova sentenza della giustizia sportiva che retrocede il Lecce in Lega Pro, occorre continuare ad avere fiducia massima nell’operato della magistratura che prossimamente sarà chiamata a giudicare ancora la bontà delle tesi difensive del Lecce. In ogni caso, in qualunque categoria giocherà il nostro Lecce, i calciatori che andranno in campo e la società giallorossa impegnata in questo nuovo progetto societario hanno bisogno che tutto il territorio faccia squadra e si stringa attorno a loro. Con la stessa fiducia e passione di sempre”.

Per Ugo Lisi, parlamentare del Pdl, “non sarà certamente una sentenza iniqua e già scritta a smorzare l'orgoglio per i colori giallorossi che ci tramandiamo da generazione in generazione. Non si capisce come mai la nostra squadra abbia dovuto subire l'onta di un trattamento ingiusto malgrado in tutte le sedi sia stata dimostrata l'inattendibilità degli accusatori. Non ci fa certo paura ripartire dalle ceneri di una categoria che sta stroppo stretta ad un territorio, ad una città e ad una tifoseria come quella salentina che hanno dimostrato di sapersi sempre meritare la scena di ben altre serie calcistiche. Ha il suono sordo e amaro della beffa una sentenza di cui la squadra del Lecce è soltanto vittima. Ma è altrettanto vero che la fede e la passione per la maglia non si attenuano con la retrocessione ma anzi si irrobustiscono e si rinvigoriscono ancora di più”.

Il consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo ha commentato così: “Resta una certa dose di scetticismo su questa sentenza - dice Congedo - e resta il forte dubbio che il pronunciamento relativo al Lecce sia il capro espiatorio di tutta la vicenda del calcio scommesse. Come ho già detto dopo il primo grado, è assolutamente necessario che il sistema-Salento dia una risposta corale di vicinanza alla società e alla squadra giallorossa, nonostante la profonda amarezza di questi giorni. Io, per quanto mi riguarda, come ho sempre fatto, rinnoverò il mio abbonamento allo stadio. Se possibile - conclude - con più entusiasmo e convinzione rispetto al passato”.

Infine, il consigliere comunale Massimo Alfarano: “È una sentenza che viene da lontano quella emessa in data odierna e l’amarezza ed il dolore di chi vive il calcio come un’autentica passione non possono essere sostituiti da una finta rassegnazione. I piani oscuri del racconto di presunti e veri pentiti insieme a quelli di presunti e/o veri innocenti non convincono una piazza come quella giallorossa che ha conosciuto momenti eroici di passione sportiva e di risultati sudati sul campo di calcio. Se la nostra città ha avuto una straordinaria notorietà nel corso del tempo ciò è stato merito anche di una squadra di calcio e dei suoi splenditi tifosi che l’hanno sostenuta a prescindere dalla categoria di militanza. Aspettiamo la parola finale del Tnas per formulare un pensiero definitivo; ma i contorni della vicenda sono abbastanza chiari e più di qualcuno dovrebbe esporli con parole di verità per rispetto ad un territorio che tanto ha vissuto in simbiosi con la sua squadra di calcio”. 

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