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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

La commissione di controllo accende un faro sul Green. “Disponibili ad una correzione”

I rappresentanti dei genitori e del personale, insieme a Cgil e Cisal hanno espresso le preoccupazioni per l'esternalizzazione dell'asilo nido comunale. Apertura sull'equità delle rette, se ne riparla dopo la pubblicazione del bando

LECCE –  La decima commissione consiliare di controllo del Comune di Lecce ha acceso un faro sulla vertenza dell’asilo nido “Nicholas Green”. I consiglieri si sono riuniti oggi presso Palazzo di Città per ascoltare dalla viva voce degli interessati (genitori, personale impiegato e sindacati Cgil e Cisal) le preoccupazioni che ruotano intorno alla decisione di esternalizzare due strutture: insieme al Green, infatti, anche l’Ilaria Alpi.

Diversi gli interessi in ballo: da un lato la volontà dell’amministrazione leccese di operare un risparmio, dall’altro il timore che la delibera contesta (la numero 45 del 29 maggio) si traduca in un aumento insostenibile della retta per l’anno futuro e in un crollo della qualità del servizio.

Dal fronte sindacale, poi, i due referenti Simone Longo e Maurizio Lezzi, Cgil e Cisal, hanno evidenziato il rischio del mantenimento dei livelli occupazionali: il Consorzio Cesfet che gestisce la struttura,infatti, ha già attivato le procedure di mobilità per 10 educatrici. Ed il personale rischia di non ottenere neppure la garanzia della clausola sociale nel passaggio di testimone sul medesimo servizio.

Il bando, su cui non è possibile alcuna retromarcia nonostante le richieste di un ritiro, è in dirittura d’arrivo e la pubblicazione si attende nel giro di poche ore. I genitori, rappresentati dall’avvocato Stefania Isola, hanno premuto su una richiesta, in particolare: il mantenimento della medesima retta per chi ha già iscritto i propri piccoli nell’anno 2012/2013 ed è incerto sul rinnovo.

“Queste famiglie hanno partecipato ad un bando di gara che prevedeva determinate condizioni, con cui l’amministrazione di Lecce si sarebbe auto vincolata – spiega l’avvocato –. Ma su questo fronte non si è intravisto alcuno spiraglio”.

La commissione, come spiega il capogruppo del Pd, Antonio Rotundo ha scelto di aggiornarsi per valutare i termini del bando con maggiore cognizione di causa: “Solo in sede successiva, potremmo effettuare quei correttivi utili a trovare un accordo”.

In linea di massima, rimane la massima apertura sul fronte dell’equità delle rette, per evitare discriminazioni tra i tre asili che mantengono un assetto comunale, e i due oggetto dell’affidamento in concessione. Non tutti i nuclei familiari, infatti, possiedono i requisiti di reddito idonei ad accedere ai “buoni di conciliazione” erogati dalla Regione Puglia.

Lo stesso sindaco di Lecce, Paolo Perrone, proprio ieri ha incontrato lavoratori e genitori del “Green” che hanno simbolicamente occupato la struttura. Offrendo garanzie verbali sul mantenimento di una soglia equa per il costo che grava sulle famiglie. Proporzionale alle fasce di reddito si, ma evitando di allargare troppo la forbice delle differenze.

Sul versante sindacale Rotundo ha chiarito come il licenziamento collettivo delle educatrici non sia una diretta conseguenza della delibera comunale, ma avvenuto già prima. E le ultime voci di corridoio parlano di un’ulteriore proroga di affidamento che potrebbe essere concessa al consorzio Censfet: operazione che metterebbe al riparo i livelli occupazionali. I sindacati hanno richiesto un incontro con i responsabili aziendali presso la prefettura di Lecce. Ma prima di allora nessuno muoverà un passo dal presidio del “Green”.

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