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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Comune di Otranto sfratta il suo sindaco: decaduto il diritto a un alloggio popolare

Ordinanza del settore Affari Generali: la casa occupata stabilmente dalla figlia del primo cittadino deve essere liberata. Il deputato del M5S Leonardo Donno aveva presentato un esposto a gennaio

OTRANTO – Il responsabile dell’area Affari Generali del Comune di Otranto ha intimato al sindaco della città rivierasca, Pierpaolo Cariddi, il rilascio dell’alloggio popolare di via Idrusa.

La comunicazione, che reca la data del 10 maggio, sancisce la definitiva decadenza del diritto di assegnazione e la riconsegna dell’immobile entro sei mesi. La vicenda era stata resa di pubblico dominio dal deputato del M5S Leonardo Donno impegnato da tempo in una ricognizione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica nella provincia di Lecce: nel corso delle sue ricerche ha più volte segnalato l’incidenza di occupazioni abusive e ha sollecitato le amministrazioni comunali interessate ad agire di conseguenza, non mancando di coinvolgere il prefetto per quanto di sua competenza. A gennaio aveva reso di pubblico dominio la circostanza per cui, tra i provvedimenti di decadenza rimasti inevasi a Otranto, uno riguardava l'attuale sindaco.

“Come sempre ho detto – ha scritto il deputato in una nota stampa - l'obbiettivo della mia battaglia non è assolutamente quello di infierire sui cittadini in difficoltà, che certamente devono essere aiutati e supportati. Gli approfondimenti che il sottoscritto ha condotto e intende continuare a condurre sono finalizzati proprio alla tutela dei più fragili, di chi subisce ingiustizie in silenzio e attende il suo turno per anni, parcheggiato in una graduatoria che non sempre è garanzia di legalità e giustizia. In tutto questo il ruolo delle Istituzioni deve essere nitido, trasparente e ben definito. E un sindaco, che io sappia, è un’istituzione. Almeno fino a prova contraria”.

La comunicazione che il Comune di Otranto ha inviato al suo primo cittadino ripercorre i passaggi formali di tutta la vicenda: nel 2017 Arca Sud (ex Iacp) aveva avviato un procedimento di decadenza nei confronti dell’assegnatario che nel 2018 aveva però chiesto il trasferimento della proprietà dell’alloggio come conseguenza dall’accettazione della proposta di acquisto, risalente al 1999.

Nel marzo del 2021 Arca Sud ha sollecitato la conclusione dell’iter di decadenza “per mancata stabile occupazione, per superamento del reddito e perché risultato proprietario di altro immobile in Otranto”, circostanze che ne impediscono tanto l’acquisto quanto il mantenimento dell’assegnazione dell’alloggio nel quale, in un sopralluogo della polizia municipale, a febbraio, era risultata risiedere stabilmente la figlia del sindaco.

Nell’ordinanza si dà anche conto del parere favorevole alla decadenza formulato ad aprile dalla commissione Erp, il cui intervento era stato richiesto proprio dall’avvocato di Cariddi. “Spetta adesso alla Procura della Repubblica di Lecce – ha aggiunto Donno - fare luce sulla vicenda ed eventualmente individuare eventuali profili di responsabilità penale in capo ai soggetti coinvolti. Era ed è necessario fare chiarezza, e soprattutto ripristinare trasparenza, legalità e giustizia”.

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