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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica San Donato di Lecce

Rifiuti nell'ambito di raccolta: da San Donato di Lecce l'unico voto contrario

Il sindaco Ezio Conte e l'assessore all'Ambiente Samuela Foggetti spiegano il perché della posizione manifestata all'assemblea nei giorni scorsi

LECCE – All’amministrazione di San Donato di Lecce il progetto di raccolta unitaria dell’Aro Lecce 2 - deliberato dall'assemblea dei sindaci nei giorni scorsi - non piace perché comporterebbe un aumento significativo della tassa sui rifiuti. Così, a fronte del parere favorevole di tutti gli altri dieci comuni che compongono l’ambito, è stato l’unico ad esprimersi in senso contrario.

“Siamo pronti, come sempre – ha spiegato il sindaco, Ezio Conte - a dare battaglia, non posso consentire che nel mio Ccomune venga adottato un bando che comporta un aumento della tassa sui rifiuti di circa il 40 per cento rispetto al costo attuale. Vengano i dirigenti della Regione Puglia ad imporre tale aumento ai miei concittadini. In questi anni abbiamo risparmiato tanto sui costi del servizio di raccolta dei rifiuti, abbiamo dimostrato di garantire un servizio efficiente tra i più economici dell'intera regione e ora non vogliamo soccombere per decisioni calate da Bari”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del primo cittadino l’assessore all’Ambiente, Samuela Foggetti: “Ritengo profondamente sbagliate – ha aggiunto l’esponente della giunta - le politiche adottate dalla Regione Puglia in materia di rifiuti. L’appalto unitario imposto ai Comuni da parte della Regione fa lievitare la base d’asta a 85 milioni di euro. Non bisogna essere degli esperti del settore per comprendere che ciò ammazza la concorrenza fra le aziende ed incentiva gli oligopoli. E’ ovvio che se, al contrario, l’appalto fosse bandito da ogni singolo comune o da piccole unioni di Comuni ci sarebbero tante aziende che potrebbero concorrere alla gara. La Regione Puglia dovrebbe avocare a sé le decisioni sul tipo di impianti di trattamento da installare sul territorio, individuare la loro localizzazione avendo una visione d’insieme delle necessità dell’intero territorio regionale, stabilire le condizioni di raccolta differenziata ma lasciare ai singoli Comuni la scelta se appaltare da soli o con l’unione dei comuni. La Regione invece, assurdamente, impone questi mega-appalti e lascia i singoli Comuni a darsi battaglia sulla localizzazione senza che poi nulla venga realizzato”.

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