“Trattamento retributivo dei pompieri è peggiore degli altri corpi”. Conapo denuncia disparità
Il portavoce locale del sindacato dei vigili del fuoco, Giancarlo Capoccia, ha puntato i riflettori su quelle che ha definito “ingiustizie” nel trattamento anche pensionistico riservato ai pompieri rispetto agli altri corpi di ordinamento civile dello Stato
LECCE - Da oltre trent’anni i vigili del fuoco avvertono l’ingiustizia e la disparità di trattamento sia retributivo che pensionistico rispetto agli appartenenti degli altri corpi dello Stato ad ordinamento civile. Sull’argomento è intervenuto anche il portavoce locale del Conapo, il sindacato autonomo dei pompieri, Giancarlo Capoccia.
“Basta verificare i dati sulle retribuzioni degli appartenenti agli organi dello Stato che garantiscono Soccorso e Sicurezza al nostro Paese diffusi dalla Ragioneria Generale dello Stato per prendere dell’enorme divario che supera, abbondantemente, gli 8mila euro l’anno. In questa battaglia, in supporto ai vigili del fuoco e della segreteria provinciale Conapo Lecce sono scesi in campo anche i Conservatori, Riformisti italiani i quali con il senatore Francesco Bruni, hanno presentato diversi emendamenti che saranno valutati dalla commissione bilancio del Senato nei prossimi giorni”.
Capoccia punta il dito anche contro le sperequazioni pensionistiche e previdenziali, e conto “i taluni istituti peculiari propri delle forze di polizia e delle forze armate quale riconoscimento dei servizi operativi e di riconoscimento delle responsabilità direttive e dirigenziali. Se a tutto questo sommiamo la ridicola previsione di un misero aumento contrattuale contenuta nella bozza della legge di stabilità. Su un organico di 32mila pompieri ne mancano circa 3mila e 500. L’età media dei vigili del fuoco è sopra i 45 anni, ovvero quasi incompatibile con le esigenze di sicurezza e soccorso pubblico”.