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Suoni della Memoria, nel concerto finale la tradizione di cinque regioni

Sabato sera, alle 21, presso San Francesco della Scarpa, l'inedita produzione musicale per chiudere il progetto finalizzato alla tutela del patrimonio musicale popolare. Prima, un convegno e una degustazione a cura di Coldiretti

LECCE – Si chiuderà sabato sera, con un convengo ed un concerto preparato per l’occasione, il progetto Suoni della Memoria, finalizzato alla tutela del patrimonio musicale di alcune regioni italiane: Puglia, Campania, Lazio, Umbria e Basilicata. La manifestazione, allestita all’ex Convitto Palmieri nella sala San Francesco della Scarpa inizierà alle 18 con la presentazione dell’Archivio locale Suoni della Memoria, alla presenza di etnomusicologi, del presidente della Provincia Antonio Gabellone e della sua vice, Simona Manca, che ha la delega alla Cultura. Concluderà l’ex ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto.

A seguire (ore 20) la rassegna delle tradizione gastronomiche locali, a cura della Coldiretti Lecce e quindi (alle 21) il concerto finale. Una produzione originale - con la direzione artistica di Domenico Ferraro e Vincenzo Santoro - appositamente pensata per il progetto Suoni della Memoria, che possa restituire la ricchezza e articolazione delle tradizioni delle regioni coinvolte, rivisitate in una chiave spettacolare al fine di accentuarne il valore espressivo nella dimensione di un concerto.

Da qui l’idea di coinvolgere alcune fra le migliori espressioni della nuova musica popolare delle diverse aree coinvolte dal progetto Suoni della Memoria, e musicisti che spesso, in qualità di ricercatori, hanno anche fatto confluire i risultati delle loro ricerche all’intero dell’Archivio.

In particolare, per il Lazio e la Campania, Alessandro Mazziotti, ricercatore e musicista, esperto dei repertori per zampogna dell’appennino laziale e del Cilento; per l’Umbria, il Lazio e l’Appennino centrale Lucilla Galeazzi, la regina della musica popolare italiana; e, infine, per la Basilicata, Nicola Scaldaferri, docente universitario ma anche raffinato interprete della tradizione polifonica arberesh nonché dei repertori lucani per zampogne. Questi artisti-ricercatori saranno accompagnati nel concerto da altri musicisti originari delle aree interessate al progetto (quattro zampogne suoneranno insieme).

Infine, per rappresentare degnamente il territorio ospitante, la manifestazione si concluderà con un concerto di una apprezzata musicista, protagonista indiscussa della rinascita della musica salentina: Anna Cinzia Villani, che si esibirà insieme alla MacuranOrchestra.

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