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Concorso vigili "estivi", e ora Coppola multa Venneri

Interrogazione del consigliere che contesta la modifica del bando che impone il limite di età a 45 anni. Penalizzati i precari "L'integrazione del regolamento è competenza del Consiglio comunale"

Turni massacranti, traffico caos, borgo antico e città nuova già brulicanti di turisti e villeggianti, il mercato settimanale sempre più oberato di bancarelle e ambulanti non sempre in piena regola. E' emergenza estiva per i controlli sul territorio gallipolino e per il corpo di polizia municipale deputato a tale compito. Come sempre. E al di là di qualche polemica fuori luogo sul disimpegno e l'assenza dei vigili nei luoghi nevralgici della città. E allora il Comune come prassi vuole da qualche anno a questa parte sforna la controffensiva affidandosi alle assunzioni temporanea dei vigili provvisori o estivi. Pronti a supportare gli agenti del comando gallipolino anche in concomitanza di speciali occasioni che ne richiedano l'impiego. Un altro esercito di "preziosi" collaboratori. Precari, come al solito. Per reclutare i quali è pronto il relativo bando di concorso pubblico. Come dal 2004 ad oggi con alcuni dei cosiddetti "ex vigilini" in contenzioso giuridico aperto con il Comune di Gallipoli in merito alla qualificazione temporale del servizio svolto. Accade ora che l'amministrazione di Palazzo Balsamo con una recente delibera di Giunta abbia provveduto ad integrare il regolamento generale sull'ordinamento degli uffici e dei servizi con particolare riferimento (all'articolo 6) alla seguente norma: "Limitatamente per il profilo professionale Agente di polizia Municipale età non superiore a 45 anni alla scadenza del termine di presentazione della domanda di partecipazione alla procedura selettiva".

Una decisione che ha scatenato le reazioni del gruppo consiliare della civica Grande Gallipoli e del suo capogruppo, Giuseppe Coppola, che in queste ore ha presentato un'interrogazione al sindaco Giuseppe Venneri, al presidente del Consiglio Comunale Enzo Benvenga, e all'assessore al ramo Giovanni De Matteis, per fare un po' di chiarezza in più. O meglio, Coppola evidenzia in primo luogo che tale procedura di "modifica" spetta per competenza al Consiglio comunale e non alla Giunta e per questo, in sede di autotutela, chiede il ritiro della delibera in questione (la n° 17 del 2008). Inoltre il capogruppo della Grande Gallipoli ritiene l'introduzione del limite di età a 45 anni penalizzante nei confronti di quei precari che oggi, superata quella soglia anagrafica, rimarrebbero fuori dall'opportunità di partecipare al concorso pubblico. Infine secondo Coppola se di integrazione "selettiva" si vuol parlare per il concorso dei vigili provvisori, forse sarebbe più opportuno valutare l'opportunità di introdurre appositi test di valutazione per verificare la conoscenza di una lingua straniera (inglese in primo luogo) e delle principali nozioni di storia dell'Arte della città di Gallipoli.

"Tenendo conto in primo luogo che ogni eventuale deroga in questione dovrebbe essere adottata ‘da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell'amministrazione e perciò esclusa dalla competenza residuale di Giunta" scrive in una nota Coppola, "trattandosi di criterio generale di esclusiva competenza del Consiglio comunale; che non sembrano sussistere ragioni logiche economiche sociali e funzionali tali da giustificare l'introduzione del limite di età non superiore a 45 anni; che invece, considerata la particolare peculiarità della Città di Gallipoli quale Città d'Arte e Città Turistica così come riconosciuta dalla Regione Puglia, altri sarebbero i requisiti da introdurre per la selezione professionale del profilo di Agente di Polizia Municipale; e che occorre inoltre rifuggire da ogni tentativo di discriminare i partecipanti alla selezione pubblica ed in particolare i lavoratori precari che già dal 2004 ad oggi svolgono servizio nel Comune di Gallipoli; per questo ho chiesto a sindaco e assessore al ramo se alla luce di quanto evidenziato non si ritiene dover annullare in autotutela la delibera n° 17/2008, per difetto di competenza, trattandosi, nello specifico, di disciplina derogatoria rispetto alla legge 127/97, la cui competenza è del Consiglio Comunale. E ancora se non si ritiene, in virtù delle necessità e dell'importanza che riveste la figura dell'Agente di Polizia Municipale in una Città Turistica e Città d'Arte, inserire tra le prove da effettuare per la selezione di dette figure professionali, specifici test per verificare la conoscenza di una lingua straniera e delle principali nozioni di storia dell'Arte della nostra Città".

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