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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Guerra a Ilva ed Enel, ma “sul gasdotto Tap nessuna posizione”

Ieri l'annuncio di eventuali azioni legali della Provincia di Lecce per i danni alla salute derivante dagli insediamenti industriali di Taranto e Brindisi. Oggi la conferenza del consigliere Mario Pendinelli che sollecita l'ente ad una linea di coerenza

LECCE – Levata di scudi contro l’inquinamento derivante dai poli industriali di Taranto e Brindisi, silenzio assoluto sul progetto di gasdotto della Trans Adriatic Pipeline con ipotetico approdo a San Foca. Un atteggiamento definito contraddittorio, quello dalla Provincia di Lecce, che ha spinto il consigliere del gruppo Patto per il Salento, Mario Pendinelli, a convocare una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato rappresentanti dei Comuni di Vernole e di Melendugno, rappresentanti delle associazioni che, a vario titolo, si sono espresse sull’opera e l’avvocato Giuditta Mattace.

Pendinelli ha presentato un’interrogazione  nella quale ricostruisce la cronologia della documentazione pervenuta a Palazzo dei Celestini, asserendo che l’ente non avrebbe preso posizione perché privo di competenze specifiche. E allora perché, si è chiesto retoricamente il consigliere, il diritto alla salute chiamato in causa contro Ilva e centrale a carbone di Cerano, non può valere per un progetto che rischia di avere un impatto sostanziale sul turismo, una delle leve principali dello sviluppo economico del territorio?

Il capogruppo di Patto per il Salento, attraverso l’iniziativa politica odierna, intende sapere dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e dal presidente del Consiglio provinciale, Giorgio Primiceri, quali iniziative intendano assumere, se sia nei piani dell’amministrazione la convocazione di tutti i soggetti interessati, l’affidamento di una verifica agli uffici provinciali preposti e l’assistenza ai Comuni, alle associazioni, agli operatori economici che vogliono proporre argomentazioni a tutela del territorio salentino. Palazzo dei Celestini, ha scritto Pendinelli, , in quanto ente intermedio del territorio, non può esimersi dall’assumere una posizione “rispetto agli elementi di perplessità riportati nella deliberazione della giunta regionale numero 1805 del 18 settembre del 2012 e che giustificano il parere negativo”.

La preoccupazione che il consigliere condivide con quanti si sono battuti, fino ad oggi, per scongiurare la realizzazione del progetto della Tap è che la realizzazione di un impianto dalla capacità iniziale di 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno (espandibile fino a 20) e di una centrale di pressurizzazione possano compromettere la capacità attrattiva sul piano turistico e le condizioni di qualità della vita per le popolazioni residenti.

L’esponente di minoranza ho poi rimarcato come l’offerta di Tap di finanziare con alcuni milioni di euro alcune misure a tutela del litorale, in particolare contro l’erosione costiera che sta arrecando seri danni sull’Adriatico, sia la dimostrazione di una visione in cui il Salento è visto come un territorio a sovranità limitata, come alcuni paesi del Terzo Mondo. 

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